5 ottobre 2024
Aggiornato 11:30
L’Unione europea lavora per garantire più protezione ai rifugiati politici

Asilo politico, Maroni: «l’Italia non può sostenere i costi da sola»

A Parigi si è aperta la Conferenza dell'Unione Europea «Costruire un'Europa dell'asilo» con la partecipazione dei ministri competenti in materia

Il ministro francese per l'Immigrazione Brice Hortefeux ha aperto questa mattina a Parigi la conferenza ministeriale dell'Unione europea ‘Costruire un'Europa dell'asilo’.
I due giorni di lavoro, organizzati dalla presidenza francese per favorire la costruzione in Europa di un regime comune per la politica dell’asilo, vedono impegnati in convegni e tavole rotonde i ministri dei 27 Stati membri competenti in materia di asilo e la società civile.

Il ministro dell’Interno Maroni, dopo aver presentato gli sforzi compiuti in Italia e le best practice sviluppate per i richiedenti dell'asilo, ha chiesto un aiuto ai partner europei per affrontare la «straordinaria pressione» alla quale viene sottoposto il nostro Paese a causa dell’elevatissimo numero di richieste che riceve. Il ministro ha riferito, infatti, che nel 2007 sono state presentate in Italia 14.000 richieste d'asilo e ha definito Lampedusa «un avamposto nel Mediterraneo».
«Non può essere l' Italia - ha spiegato Maroni - e non possono essere i paesi di confine, di frontiera a sostenere tutti gli oneri, tutti i costi per chi viene e vuole vivere in Europa». «Chiediamo all'Europa uno sforzo comune - ha detto il ministro dell’Interno - per armonizzare le normative tra tutti i Paesi e anche per garantire l'integrazione di coloro che vengono in Italia e richiedono asilo».

Il ministro francese Hortefeux ha aperto i lavori invitando la Ue a offrire «un più elevato livello di protezione ai rifugiati politici». Hortefeux punta alla realizzazione del progetto entro il 2010 o, al più tardi, nel 2012.
Anche l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Antonio Guterres, ha esortato i Paesi dell'Unione a costruire un sistema comune che garantisca effettivamente la protezione dei rifugiati e che possa quindi «servire da esempio per il mondo intero».