Necessaria nuova cultura giovani - adulti - anziani
Valdegamberi a incontro tra generazioni: «Volontariato insostituibile a Welfare»
L’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi è intervenuto stamani al Teatro Stimate di Verona ai lavori del convegno del volontariato veronese dedicato all'incontro tra generazioni. L'iniziativa è stata promossa dal Centro di servizio per il volontariato di Verona in occasione della Festa del Volontariato che vedrà il suo clou domani in Piazza Bra'.
«Il volontariato veneto è realtà e caratteristica propria e insostituibile del Veneto e di Verona in particolare che ha una delle esperienze più ricche della regione. L'azione dei volontari è base indispensabile per mantenere il modello di Welfare dei servizi sociali veneti. Cioè per rispondere ai bisogni sociali che, in questa fase e anche in futuro, si stanno moltiplicando a fronte purtroppo di risorse economiche sempre minori» - ha affermato Valdegamberi nel suo intervento di saluto ai volontari».
Questi numeri pongono il Veneto tra le prime regioni d’Italia per presenza e diffusione di volontari. Una delle strade da percorrere per affrontare la nuova situazione, secondo Valdegamberi, «è quella strategica di una nuova cultura nel rapporto di collegamento e di vicinanza tra generazioni, puntando a una cultura delle relazioni che un tempo c'era nella nostra società e ora da un pezzo si è perso. Ora sembra che a tutti i bisogni individuali o sociali debba pensare lo Stato o le istituzioni mentre un tempo c'erano relazioni umane o di vicinato che compensavano».
Per il futuro, Valdegamberi ha annunciato una situazione in cui crescerà la non autosufficienza per l'aumento della vita media e questo comporterà aggravi pesanti sui bilanci sociali e difficoltà per i servizi sociali. «Il volontariato svolge già ogni giorno una partita di relazioni, di buone prassi, di gratuità, di attività quotidiana a favore degli altri- Si tratta di un esercito pacifico e attivo - ha sottolineato l’Assessore veneto - che ogni giorno si mette in marcia per riaffermare una cultura radicata e che è in controtendenza rispetto ai modelli sbandierati sui mass media e nei costumi imperanti: una cultura del dono di sé, della non mercificazione della persona. E su questo Verona ha molto da insegnare anche al resto del Veneto. Frequentando il mondo del volontariato veronese in questi anni del mio mandato istituzionale – ha concluso – ho scoperto un mondo straordinario, di cui sono protagonisti anziani, adulti e giovani che ogni giorno in modo discreto e assiduo tiene in piedi l'ossatura delle società, senza che i mass media se ne accorgano molto».