Europa e tratta delle donne
Coppola: «Dobbiamo fare cultura, diffondere buone pratiche, istituire reti di collaborazione»
«La diffusione della tratta delle donne, con pesanti effetti anche nel nostro territorio regionale, è purtroppo ancora enorme. Si tratta di un fenomeno vasto e multiforme che rappresenta senza dubbio una tra le più gravi e deprecabili violazioni dei diritti umani delle donne e deve essere affrontato secondo una logica plurisettoriale ed integrata, capace di tenere conto dei diversi profili possibili di azione, dei differenti ruoli e delle responsabilità dei soggetti che possono agire. La responsabilizzazione deve essere, comunque, a tutti i livelli di governo.
La Regione del Veneto ha fatto e continua a fare la sua parte.» Così l’assessore ai Diritti umani e alle Pari opportunità, Maria Luisa Coppola, ha introdotto oggi pomeriggio i lavori della conferenza europea «Liberiamo le donne dalla tratta» in programma al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Come può e come deve agire la Regione del Veneto per combattere la tratta delle donne? Per l’assessore si possono realizzazione corsi e seminari, si possono promuovere percorsi educativi e formativi in ambito scolastico, si può sostenere la diffusione di buone pratiche di promozione dei diritti umani, si possono creare reti di collaborazione tra il pubblico e il privato.
«Come Regione - ha detto l’assessore Coppola - ci siamo dotati ormai da molto tempo di strumenti legislativi e amministrativi che ci consentono di promuovere attività di questo tipo sia direttamente, sia contribuendo alle iniziative dei numerosi protagonisti pubblici e privati impegnati nel territorio per la garanzia dei diritti umani e delle pari opportunità.» Le iniziative che la Regione del Veneto ha sostenuto nel corso degli anni sono molteplici e hanno riguardato diverse tematiche, pur mantenendo un focus costante sui diritti delle donne e dei minori.
«Voglio ricordare in particolare - ha proseguito l’assessore - un progetto realizzato insieme alla Commissione europea e affidato alle Università di Padova e di Verona per prevenire e combattere la violenza contro i bambini, i giovani e le donne e per proteggere le vittime e i gruppi a rischio con la pubblicazione di un codice normativo europeo.» Ha concluso Maria Luisa Coppola: «il mio impegno come assessore è senza dubbio proseguire la promozione della cultura dei diritti umani e delle pari opportunità.»