5 maggio 2024
Aggiornato 20:30
Prima infanzia a Verona

Valdegamebri a incontro presentazione progetto «Nido in Famiglia»

«Una risposta valida e flessibile alle esigenze dei bambini e dei genitori»

«Il nido in famiglia sta diventando una struttura vincente all’interno dell’offerta di servizi per la prima infanzia proposta dalla Regione Veneto. Lo dimostrano le richieste pervenute alla Regione di candidate che intenderebbero realizzare questo servizio flessibile. Per questo la Regione continuerà ad investire in quest’ambito e a dedicare attenzione e formazione a coloro che si sono dimostrati idonei ad intraprendere quest’esperienza».

Lo ha detto oggi a Verona, nella sala polivalente dell’Ospedale di Marzana, l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi intervenuto all’incontro di presentazione del progetto sperimentale «Nido in famiglia» rivolto ai veronesi che hanno fatto domanda alla Regione di poter avviare questo tipo di servizio per la prima infanzia. «Il nido in famiglia - ha spiegato Valdegamberi - ha lo scopo di promuovere i servizi destinati alla prima infanzia, contribuendo a raggiungere la copertura del 33% dell’offerta, come già definito dalla Conferenza di Lisbona della Comunità europea. Per questo è stato definito dalla Giunta veneta un modello specifico di servizio flessibile e un particolare percorso formativo per chi in una abitazione privata si occuperà dei bambini. Il Veneto è una delle prime Regioni che ha pensato di integrare l’offerta delle strutture per la prima infanzia e dei nidi aziendali con una rete di servizi a domicilio».

Nel 2007 il progetto pilota dei nidi in famiglia è stato testato con successo, sono stati formati 300 operatori, di cui cento risultati idonei. Nello specifico della sua articolazione, il nido in famiglia è una unità d’offerta con funzioni educative, di cura e di socializzazione rivolta a un massimo di 6 bambini di età compresa tra 0 e 3 anni. L’attività di nido in famiglia si svolge in una casa con precisi requisiti di qualità. Ogni collaboratore educativo fa capo a un organizzatore che svolgerà le funzioni di promozione, di tutoraggio, di mediazione e di verifica per garantire l’uniformità tra le diverse unità d’offerta.

I genitori potranno iscrivere i bambini al nido in famiglia utilizzando gli elenchi pubblicati nel sito della Regione del Veneto e annualmente aggiornati sulla base di una equa distribuzione in tutte e sette le province venete. Per l’accoglienza domiciliare alla prima infanzia nel bilancio regionale 2008 è stato stanziato un milione di euro. Inoltre Valdegamberi ha sottolineato il sostanziale aumento avvenuto nel Veneto in questi ultimi anni del numero dei servizi territoriali per la prima infanzia che è arrivato a una copertura del 20% rispetto alla popolazione 0-3 anni, collocando la Regione Veneto prima in Italia in questo settore».