5 maggio 2024
Aggiornato 13:30
Servizi sociali a Verona

Valdegamberi a giornata formazione comuni su piano zona

«Ritornare a spirito comunità, collaborazione comuni - volontariato»

«L'attuazione concreta del Piano di zona è fondamentale per un adeguato sviluppo delle politiche sociali che riguardano gli anziani, la non autosufficenza, l'infanzia, le famiglie della provincia di Verona. La sua realizzazione ha come obiettivo l'ottimizzazione delle risorse, oggi sempre minori, ma anche l'ottimizzazione dei servizi, con azioni condivise tra istituzioni, terzo settore, volontariato».

Lo ha detto stamani a Verona, nell'ospedale di Marzana, l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi durante l'incontro,promosso dalla Conferenza dei Sindaci dell'Azienda Ulss n.20, su un anno di applicazione del piano, così come prevede la deliberazione regionale del 2006. Erano presenti i sindaci dei comuni interessati, funzionari comunali, rappresentanti delle direzioni servizi sociali dei comuni e dell'Ulss.

«Il Piano di zona – ha ricordato - è lo strumento con il quale il territorio definisce le politiche d'intervento raccordando i piani della domiciliarità, della non autosufficienza, dei disabili, dei giovani e altri ancora. Il piano va valutato dopo il primo anno di attività, ed è condizione necessaria per verificare l'andamento delle politiche sociali. In questo caso, l'analisi dell'operato dell'ulss e dei comuni è fatta con la consulenza dell'Università di Ca' Foscari». Secondo l'Assessore regionale bisogna ormai «ragionare in termini diversi rispetto al passato, con concetti di territorialità estesa, non limitata ai ristretti confini comunali di ciascun territorio ma con un'ottica sovracomunale, l'unica che consenta di capire, e possibilmente superare, gli elementi di criticità del sistema dei servizi sociali.

L'applicazione del piano di zona serve anche per stabilire a livello territoriale e regionale un glossario unico sui temi e sugli interventi sociali, per avere un linguaggio unico tra comuni e servizi e da questo conseguire azioni condivise e confrontabili». Infine, Valdegamberi ha sostenuto l'esigenza di «ritornare allo spirito di comunità che contraddistingueva la società di un tempo, puntando su due leve principali: la famiglia e il volontariato».