19 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Valorizzare la montagna

Il Presidente del Consiglio Provinciale Bondetti pronto a giocare la carta Schwazer

«Una medaglia d’oro olimpica costruita tra i monti. Vorrei che venisse in Valsesia a parlare ai giovani»

Parla italiano con un simpatico accento tedesco, con qualche difficoltà, ma canta l’inno di Mameli. E' uno splendido marciatore Alex Schwazer, preparato ed intelligente, un talento naturale, e quando vince si fa sommergere dall’emozione, piange a dirotto; con il viso inondato di lacrime esprime gioia, orgoglio, sicurezza di sé. Schwazer ha trionfato a Pechino nella 50km di marcia. Lui, 23enne di Vipiteno, altoatesino purosangue, ha costruito il suo capolavoro allenandosi tra le sue montagne. Ha vinto, convinto, diventando uno stupendo testimonial della montagna.

«Alex è così come lo vediamo in televisione, un bravo ragazzo, uno come noi. Non ha l’aria del superman, sei portato a pensare che il trionfo se l’è costruito con le qualità dei grandi uomini: la volontà, la tenacia, l’intelligenza, il talento. Il Signore non gli ha dato bicipiti straordinari. Se si avvicina ai grandi campioni del nuoto e dell’atletica, Alex sembra abitare un altro pianeta. Eppure a lui è riuscita un’impresa eccezionale, i 50 chilometri di marcia è una delle prove più prestigiose delle Olimpiadi, una classica in coda solo alla maratona».

Sono le parole del Presidente del Consiglio Provinciale Pietro Bondetti, che da italiano ha ovviamente festeggiato il trionfo di Schwazer, e da valsesiano ha sorriso per quel gesto atletico e sportivo che in qualche maniera è legato alla montagna. Già, quei monti che spesso rischiano il declassamento, la desertificazione, e che invece meriterebbero sostegno e rispetto.

«Recentemente sono tornato a parlare di temi della montagna, dalle Comunità agli alpeggi. A dimostrazione di quanto il mio impegno sia concentrato su un territorio che sento nel cuore e che condivido con migliaia di persone. Le montagne scandiscono la nostra identità nazionale. E' necessario difendere questa realtà ricca di tradizioni e di memoria, ispirata alla reciproca collaborazione e alla sincerità dei rapporti. Schwazer mi ha colpito molto per il suo gesto sportivo, ma anche quando ha sottolineato come tutto sia nato grazie allo splendido rapporto con la sua Vipiteno».

Ed è per queste ragioni che il Presidente del Consiglio provinciale ha deciso di contattare l'atleta altoatesino tramite il presidente del Coni Gianni Petrucci.
«L'idea sarebbe quella di ospitarlo a Varallo e in generale in Valsesia. Un invito rivolto essenzialmente ai giovani. In modo tale che nelle gesta di Alex possano guardare con fiducia verso le nuove prospettive che il territorio montano può offrire, se tutti concorriamo all'impegno per la sua tutela e per la sua valorizzazione».