19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Prima infanzia

Valdegamberi: «Guida regionale per realizzare servizi rivolti a bambini 0-3 anni»

«Veneto è tra regioni più avanzate con 19-20% copertura posti bimbo»

La Regione Veneto-Assessorato alle politiche sociali ha promosso e curato una «Guida alla realizzazione di un servizio per la prima infanzia», pubblicazione redatta dalla Direzione regionale per i servizi sociali – Servizio Famiglia, che sarà distribuita a tutte le strutture per l’infanzia, alle Aziende sociosanitarie, ai Comuni, alle scuole d’infanzia non statali. Ne dà notizia Stefano Valdegamberi, Assessore regionale alle politiche, il quale afferma che «il volume vuole aiutare gli enti gestori dei servizi alla prima infanzia sia nella fase di partenza del progetto di realizzazione di una nuova struttura che nel confronto con le altre realtà che a vario titolo incidono nella costruzione e gestione di questi fondamentali servizi».

In sintesi, la pubblicazione spiega come aprire e gestire un servizio per la prima infanzia nella Regione Veneto (formulazione del progetto, norme di riferimento, personale e titoli di studio, finalità sociali ed educative), quali devono essere la progettazione degli spazi e il progetto psicopedagogico, gli aspetti organizzativi e gestionali del servizio (le procedure per l’accreditamento istituzionale per gli enti pubblici e per quelli privati previsti dalla legge regionale n.22 del 2002), e riporta le norme di legge che governano il settore, fornendo poi le elaborazione sulle percentuali di copertura dei servizi rispetto alla popolazione infantile 0-3 anni della regione. «Dal 2000 al 2007 – ricorda Valdegamberi - nel Veneto il numero di posti disponibili in servizi alla prima infanzia (3 mesi –3 anni) è quasi triplicato, aumentando del circa 300%. Nel 2001 eravamo a 8.813 posti bimbo per arrivare ai 26.299 posti bimbo di oggi. I servizi sono 930 di cui: 639 effettivamente funzionanti, 231 approvati e 60 di prossima attivazione. Il livello percentuale di copertura è del 19,1% con punte sopra la media regionale nelle provincie di Padova, Rovigo, Verona, il che pone la Regione Veneto tra i primi posti a livello nazionale. Si tratta – rileva ancora l’Assessore – di un bilancio molto positivo.

Dobbiamo proseguire in questa direzione con impegno perché l’Istat ci dice che la popolazione regionale nella fascia 0-3 anni ha avuto un aumento di più di 1000 bambini veneti che devono poter contare in futuro sulla disponibilità di servizi». Per quanto riguarda i finanziamenti regionali ai servizi, l’Assessore svolge un veloce riepilogo: i contributi in conto capitale erogati dalla Regione dal 2001 al 2007 per realizzare i nuovi servizi o ristrutturare quelli già esistenti sono stati complessivamente di 38 milioni di euro. Invece quelli per i contributi in conto gestione, che intendono in sostanza permettere ai servizi di far fronte alle spese correnti senza gravare eccessivamente sulle famiglie, cioè senza aumentare troppo le rette di frequenza dei bambini, sono stati di 121 milioni di euro. Per il 2007 i contributi in conto gestione sono stati di 19 milioni 970 mila euro (11,2 milioni a favore dei servizi gestiti dagli enti pubblici, inclusi anche i nidi aziendali), e 8,8 milioni a favore dei privati. «Stanziamenti che soddisfano circa il 74% del contributo massimo assegnabile per la gestione, secondo quanto prevede la legge regionale n.32 del 1990. Tutti dati – conclude Valdegamberi – che sono di per sé molto eloquenti e dimostrano che il Veneto punta a raggiungere il 33% di copertura entro il 2010, come prevede l’obiettivo europeo di Lisbona. Gli asili nido, i nidi integrati, i centri infanzia, i nidi famiglia, i nidi aziendali, i micronidi e, ora anche l’accoglienza domiciliare dell’infanzia, vanno a creare una rete territoriale per l’infanzia che è da tempo all’avanguardia in campo nazionale e che va ulteriormente potenziata, mantenendo e rafforzando la nostra specifica cultura veneta che lega tradizione e innovazione».