28 marzo 2024
Aggiornato 23:00
Incendi, paghiamo il ritardo nell'applicazione della legge quadro sugli incendi boschivi

Incendi boschivi: solo il 6% dei comuni applica la legge

Solo il 14% realizza campagne informative. Migliora l'istituzione del catasto delle aree incendiate

«Il ritardo dell’applicazione della legge quadro sugli incendi boschivi è una delle cause principali degli incendi che ogni estate colpiscono il nostro Paese. Per contribuire a porre fine a questa ciclica emergenza, occorre fermare a monte la possibilità di speculare sul fuoco.

E’ fondamentale proseguire nella realizzazione del catasto delle aree percorse dal fuoco, uno strumento indispensabile nella lotta agli incendi, che i sindaci devono mettere in pratica con decisione affinché siano imposti i vincoli di legge ai terreni colpiti dalle fiamme. Solo così si potrà fermare il business che alimenta gli incendi boschivi». Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, commenta così la notizia delle fiamme che stanno devastando buona parte del territorio italiano.

Secondo l’indagine di Legambiente e Protezione Civile, Ecosistema Incendi, solo il 6% dei comuni applica pienamente la legge quadro in materia di incendi boschivi. Buoni progressi invece per l’istituzione del catasto delle aree percorse dal fuoco, realizzato nel 46% dei comuni, quasi il doppio dello scorso anno. Molto carente risulta, invece, l’informazione alla popolazione: solo il 14% dei comuni realizza campagne informative specifiche nelle scuole e per i fruitori dei boschi.

«I cittadini hanno un ruolo determinante per fermare i roghi - conclude il presidente di Legambiente -. Segnalare i focolai sul nascere e rompere quel muro di omertà che troppo spesso circonda gli incendiari, fornendo indicazioni utili alle indagini che le forze dell’ordine svolgono, sono elementi fondamentali per arginare un business spesso alimentato dalla criminalità organizzata».