23 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Racket della prostituzione

Maroni: «La collaborazione con la Polizia rumena è la strada giusta per combattere il racket della prostituzione»

Il ministro dell'Interno si è complimentato con il Capo della Polizia per l'operazione che ha consentito di sgominare una banda di rumeni che sfuttava le giovani riducendole in schiavitù

La Polizia di Stato di Venezia ha portato a termine una vasta operazione conclusasi con l'arresto di 10 cittadini romeni ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, anche minorile, al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e alla riduzione in schiavitù.

L’operazione condotta dagli uomini della Squadra mobile, coordinati dal Servizio Centrale Operativo, ha permesso così di sgominare una banda di romeni sospettati di aver gestito, con la violenza e per anni, un 'giro' di prostituzione nella zona del 'Terraglio' a Venezia-Mestre.
Il gruppo criminale, dalla Romania, faceva giungere in territorio italiano e spagnolo giovani connazionali destinate al mercato della prostituzione e alcune di esse venivano segregate e sottoposte a violenze per indurle a prostituirsi. Tra il 2004 e il 2006, l'organizzazione aveva sfruttato circa 80 connazionali, con introiti di somme per oltre 100.000 euro.

Un positivo contributo all'operazione è stato dato dagli ufficiali di polizia rumena impiegati in un'apposita task force presso la Squadra mobile veneta, funzionari che, nel quadro delle iniziative di contrasto alla criminalità rumena in Italia, dalla fine del maggio scorso sono impiegati anche presso le Squadre Mobili di Roma, Torino, Bologna, Padova e Verona.

Nel congratularsi con il Capo della Polizia prefetto Manganelli, il ministro Maroni ha sottolineato che «La collaborazione con la polizia rumena è la strada giusta per combattere il racket della prostituzione».

Dalla fine di luglio, infatti, il progetto di collaborazione ha consentito di arrestare 63 soggetti (dei quali 57 di nazionalità rumena e 6 moldavi) 40 per reati di natura predatoria, 8 per sfruttamento della prostituzione e 15 per altri reati. Inoltre, sono stati denunciate 181 persone, di cui 125 rumeni e 56 moldavi; in particolare 53 per reati contro il patrimonio, ulteriori 48 per reati di natura migratoria e 80 per altri reati.