23 agosto 2025
Aggiornato 10:30
L'ADUC è d'accordo con le nuove norme sul decoro urbano

Ok sul decoro urbano a Firenze ma amministrare non è solo vietare

«Sospenderle in attesa di nuove strutture e servizi alternativi»

Le nuove norme sul decoro urbano nella città di Firenze, in linea di massima vanno bene. Il problema è che vanno male, molto male gli amministratori che devono farle rispettare e che devono provvedere a non rendere difficile la vita ai cittadini e ai turisti. Cioè non si può solo avere una buona idea e vietare, vietare e vietare nella logica di «far soldi» dall'altrui ignoranza, soprattutto quando questa ignoranza non solo è frutto di non-informazione da parte di chi dovrebbe essere preposto a farla, ma anche perché non ci sono alternative.

Che senso ha multare un turista perché mangia un panino nel primo giorno di applicazione delle nuove norme, quando tutti sappiamo che queste nuove norme non sono conosciute neanche dai residenti e non ci sono cartelli a ricordarle? Serve solo a finire sui media locali, nazionali ed internazionali con l'immagine dura e severa di un'amministrazione incapace di accogliere i visitatori e stupidamente proibizionista.

Che senso ha impedire ai ragazzi di giocare a pallone a Villa Vogel quando gli stessi ragazzini non sanno dove andare per un simile gioco.
Che senso ha intimare i fumatori a buttare le cicche nei cestini dei rifiuti col pericolo che gli stessi prendano fuoco. Dove sono i posacenere con sabbia posizionati ad hoc?
Purtroppo dobbiamo ribadire che l'amministrazione di questa città, avendo avuto occasione per riscattarsi dopo le pessime figure sui lavavetri (provvedimenti giusti nei fini ma che giuridicamente non stavano in piedi e su cui i tribunali ci stanno dando ragione), sta solo confermando di essere una schifezza.

Siamo pronti a cambiare idea, ovviamente, ma solo se, per esempio, si decida di sospendere l'attuazione di queste norme per renderle effettive quando, grazie a nuove strutture e servizi, saranno un sostegno alla qualità della vita dei cittadini e dei turisti.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc