24 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Firmato oggi il decreto che nomina il prefetto Bruno Pastore commissario della Asl Rm/C

Asl Rm/C, Marrazzo: «Diventi il simbolo della rinascita morale e professionale»

«La scelta di Bruno Pastore è una scelta di discontinuità, con la quale si vuole dare un messaggio forte e chiaro»

Il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha firmato oggi il decreto che nomina il prefetto Bruno Pastore commissario della Asl Rm/C. Presentando il commissario alla stampa nella sede della giunta regionale, ha spiegato che «la scelta di Bruno Pastore è una scelta di discontinuità», con la quale si vuole dare «un messaggio forte e chiaro».

«Ho appena firmato il decreto per la sua nomina - ha detto Marrazzo - che sarà operativo, per questioni burocratiche, da mercoledì. Tutti conoscono il curriculum del nuovo commissario e questa è una scelta di discontinuità decisa con la giunta. Mi sono confrontato con autorevoli esponenti del Ministero dell'Interno in modo da poter scegliere una figura che fosse a conoscenza del come si governa la sanità e che avesse anche un profilo corrispondente alle mie intenzione».

Il presidente ha assegnato a Pastore «un mandato a 360 gradi, che deve tener conto del processo di riorganizzazione della Asl e delle aziende Cto e Sant'Eugenio. Vorrei che questa Asl diventasse - ha concluso - il simbolo della rinascita morale e professionale della sanità laziale».
«Il mandato è talmente impegnativo e complesso che, se da un lato sono onorato, dall'altro sento il peso della responsabilità - ha detto il neo commissario Pastore - Spero di corrispondere alle aspettative dell'amministrazione regionale e del presidente Marrazzo. Terrò conto del contesto economico particolare in cui versa la sanità laziale e dell'esigenza di dare segnali di discontinuità per rilanciare l'immagine dell'Asl Roma C». Il commissario ha infine sottolineato che «bisogna garantire ai cittadini il funzionamento delle due aziende. Naturalmente tutto questo deve essere ricondotto alle dimensioni temporali del mandato di commissario».