29 marzo 2024
Aggiornato 14:30
era digitale

Le aziende hanno paura delle startup

Quasi la metà delle imprese mondiali intervistate teme di poter diventare obsoleta nei prossimi 3-5 anni, per la competizione con le startup nate nell’era digitale

Le aziende hanno paura delle startup
Le aziende hanno paura delle startup Foto: Shutterstock

ROMA - Numerosi passi indietro, confermati da alcuni numeri che riflettono una fotografia un po’ conservatrice di quel tessuto imprenditoriale che fa fatica ad aprirsi e fare open innovation. Già, perchè le startup, il digitale, la tecnologia, molto spesso, viene vista come un’ostacolo, come un competitor, un nemico a cui stare alla larga. Pensavamo che fosse solo una questione italian? Non proprio: secondo una ricerca di Dell Technologies il 78% delle aziende nel mondo ritiene che le startup - nate in era digitale - rappresentino una minaccia per le loro realtà sia ora che nel prossimo futuro.

La startup sono una minaccia per le aziende
L’accelerazione digitale viaggia velocemente, tanto che le stesse aziende, per quanto avanzate e sviluppate, spesso non riescono a stare al passo. Le startup fioriscono come funghi e molto sovente gli imprenditori non riescono a capire come la tecnologia posso agevolare i loro modelli di business. Questione di cultura. O forse di informazione, troppo latente. Perché si parla tanto di startup, ma troppo poco del mondo in cui le aziende già esistenti possano effettivamente integrarle, aprendo così le porte all’innovazione. Quasi la metà delle imprese mondiali intervistate teme di poter diventare obsoleta nei prossimi 3-5 anni, per la competizione con le startup nate nell’era digitale.

Il digitale ha cambiato le aziende
Alcune società del panel sono consapevoli di essere danneggiate da questo radicale processo di cambiamento. Più della metà (52%) delle aziende leader ha avuto esperienza di stravolgimenti significativi nei propri settori di riferimento nel corso degli ultimi tre anni, a causa delle tecnologie digitali e dell’Internet of Everything, mentre il 48% non si sente in grado di prevedere l’evoluzione del proprio mercato nei prossimi tre anni.

Paura dell’innovazione
Da una parte la curiosità, dall’altra la paura e la minaccia di un qualcosa di cui non si conoscono alla perfezione i risvolti. Che poi il progresso è stato molto irregolare. Alcune aziende hanno a malapena iniziato la loro trasformazione digitale. Molti hanno adottato un approccio graduale. Solo una piccola minoranza ha quasi completato il passaggio verso il digitale. Appena una società su tre del panel sta facendo registrare buone prestazioni in quelli che sono i pilastri del business digitale. La stragrande maggioranza (73%) delle aziende a livello globale ammette che la trasformazione digitale potrebbe essere più diffusa all’interno dell’organizzazione. Circa sei aziende su dieci non sono in grado di soddisfare alcune tra le principali richieste dei clienti, come un maggiore tasso di sicurezza e un accesso più veloce a servizi e informazioni in modalità 24/7. Quasi 2/3 (64%) confessa di non fare intelligence in real-time.

Si fanno investimenti
Eppure le aziende si stanno accorgendo che, senza l’apporto delle nuove tecnologie, potrebbero avere vita davvero molto breve e molte di queste hanno già deciso di effettuare investimenti a breve termine. Il 73% concorda sul bisogno di dare priorità a una strategia tecnologica centralizzata. Il 66% sta pianificando di investire in infrastrutture IT e nell’acquisizione di competenze in ambito digitale e il 72% sta espandendo le proprie capacità di sviluppo software. Insomma, se credevano che solo l’Italia fosse scettica nei confronti dell’innovazione, ci sbagliavamo. Ma sicuramente dobbiamo prendere esempio da paesi più virtuosi di noi.