19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Consulenza 2.0

#giovaniconlapiva, tutto ciò che c'è da sapere per aprire la partita Iva

#giovaniconlapiva è il progetto di due ragazzi e nasce come un portale di informazione gratuito dedicato a tutti coloro che per necessità o esigenza devono aprire partita iva o approfondire concetti legati ad essa

MILANO - Un progetto nato da due giovani per i giovani, per fare luce e chiarezza sul marasma di informazioni che popolano il web (e non solo) quando si decide di mettersi in proprio, qualsiasi sia l’attività scelta. Che poi mettersi in proprio, vuol dire soprattutto aprire la partita Iva. Come fare, quanto cosa, cosa succede dopo. Sono tutte domande che, almeno una volta nella vita, ci hanno attraversato la mente. Bene, in un’Italia che cresce, che non si dà per vinta e che cerca di puntare sull’innovazione Carolina e Giacomo Casolo hanno dato vita al progetto #giovaniconlapiva. Abbiamo fatto una chiacchierata con Carolina per capire meglio di che cosa si tratta.

Partiamo dalle persone. Chi eravate prima di fondare #giovaniconlapiva?
Due persone completamente diverse. Caratteri, vita e obiettivi diversi. Giovaniconlapiva è stata l'evoluzione di un progetto iniziato nel 2011. Dopo il praticantato in uno studio Commercialista di Milano ho avuto la possibilità di ritirare il pacchetto clienti dello studio stesso e partire con una struttura tutta mia. L'entusiasmo, come sempre, era tanto ma sulla strada ho incontrato non pochi ostacoli. In particolare un socio con dei comportamenti criminosi l'anno successivo mise in ginocchio la mia attività lasciandomi oltre che le responsabilità economiche sulle spalle anche quelle relative agli adempimenti dei clienti che aveva in gestione. Ho perso soldi, credibilità e molta della fiducia che riponevo nel prossimo. Dal 2014 Giacomo, dopo alcune esperienze imprenditoriali nel settore della ristorazione, ha iniziato la sua attività nel digitale e dopo alcune riflessioni mi ha proposto di creare il format Giovaniconlapiva. Probabilmente tutta l'incompetenza e il disinteresse che ho potuto riscontrare in 10 anni di attività da parte di "professionisti" e operatori del settore, è ciò che più mi spinge a fornire un'informazione chiara e comprensibile per tutti. Tutti meritano di capire!

Quali esigenze vi hanno spinto a fonndarlo e perchè l'avete chiamato proprio così?
Creare #giovaniconlapiva più che un'esigenza è stata una necessità. Necessitavamo di un contenitore che razionalizzasse tutte le nostre attività ed idee. Ci serviva un segno di riconoscimento che ci rappresentasse. Un punto di riferimento per tutti gli utenti che iniziavano a mostrare interesse per la nostra presenza sul digitale. Nome e logo che per me sono geniali, li ha scelti e creati graficamente Giacomo.  Ci serviva assolutamente un nome per il programma radio per cui mi avevano appena "scritturato" su Radio Globale durante il morning show.Dopo un week end di scervellamenti, prove e ricerche è nato il nome #giovaniconlapiva abbinato al logo della faccina che piange. E così il 16 ottobre 2015 sono andata "on air" con il mio programma in pillole #giovaniconlapiva tutti i martedi e i giovedi dalle 11.30 alle 12.00 FM 89.7. Il brand gioca molto sullo slang usato oggi per parlare di partita iva (piva), ma anche sul tipico broncio milanese, la «piva»; così riassume l’idea di lavoro autonomo che oggi hanno i giovani.

Quali sono esattamente i servizi offerti da #giovaniconlapiva?
#giovaniconlapiva nasce come un portale di informazione gratuito dedicato a tutti coloro che per necessità o esigenza devono aprire partita iva oppure devono approfondire concetti o quesiti sempre legati alla partita iva, alla gestione previdenziale, al mondo fiscale. Un punto di riferimento unico e univoco capace di soddisfare l'utente e soprattutto di dotarlo di strumenti pratici per poter affrontare la giungla burocratica dell'amministrazione finanziaria. Dopo 5 mesi online, il traffico è stato buono, le richieste di utenti tramite pagine facebook sono state tantissime e cosi ci è venuta l'idea di implementare i servizi. Non solo informazione generica e specifica gratuita, ma anche un progetto dedicato a figure professionali nuove, provenienti dal mondo anglosassone e non normate in Italia. Dopo un lungo lavoro di analisi e studio, di colloqui con la Camera di Commercio e l'Agenzia delle Entrate, ho creato una collana di #smartguide fiscali che normano i #weddingplanner #eventplanner #petsitter #soundesigner #homestager. Quest'anno vengono lanciati i volumi base di ciascuna guida. Da Gennaio 2017 completeranno la collana altri 3 volumetti per ciascuna figura professionale cosi da rendere ogni #smartguida completa sia dal punto di vista buocratico che fiscale e previdenziale. Il prezzo delle guide in versione e-book è di 4.99 euro. Una cifra a portata di tutti che non appesantisce il concetto di informazione gratuita. E' possibile avere anche la versione cartacea ovviamente su richiesta. Parallelamente al progetto delle #smartguide, corre il progetto #diariodiunaconsulente. Questo progetto mi sta molto a cuore perchè c'è un'interazione maggiore con le persone e mi posso confrontare su temi spinosi che interessano a tutti i contribuenti vis a vis con l'intervistato. Si tratta di video interviste a persone che fanno lavori particolari (chi scrive i cartigli dei baci perugina) o molto conosciuti (chi fa la modella), ma di cui non si sa come funziona l'inquadramento fiscale. Nell'intervista, dal tono totalmente informale, raccontiamo le esperienze personali degli intervistati con la burocrazia italiana, la difficoltà di capire come funziona la gestione Inps. Il perchè sia difficile trovare un commercialista che se fatturi 5000 euro all'anno non costi 2500 di parcelle. Insomma un progetto bello e secondo me anche con una funzione sociale, perchè poi alcuni di questi intervistati sono stati contattati da utenti che hanno visto le video interviste per avere chiarimenti di tipo lavorativo.

Quanto le startup/aziende hanno bisogno del marketing digitale e quali sono le eventuali difficoltà a cui vanno incontro?
Bella domanda. Il digitale, inteso come marketing digitale, è sicuramente un'arma importante che ogni attività, soprattutto oggi, dovrebbe avere nel proprio asset. Monitorare il proprio pubblico, inseguire il proprio target, analizzare il traffico generato, realizzare campagne di advertising mirate sono funzioni fondamentali in qualsiasi attività di marketing. Questi strumenti crescono giorno per giorno diventando più precisi o aggiungendo nuove funzionalità. Non usarli significa ridurre la propria "potenza di fuoco». Senza divagare troppo, ritengo che un'azienda, per capire se sia corretto investire in digitale, debba chiedersi innanzitutto se il propio target si trova sul digitale e in particolare su quali canali. Nel caso in cui la risposta sia positiva, nel 90% dei casi, occorre studiare un progetto digitale a 360° con l'aiuto di un professionista. Avere una pagina FB che posta una volta alla settimana, sponsorizzare qualche post, avere un sito che non viene costruito secondo gli standard attuali e costantemente aggiornato, spendere qualche soldo su AdWords.. beh non serve a nulla, ci vuole un progetto. E qui arriviamo alla seconda domanda: a quali difficoltà vanno incontro le aziende che vogliono svilupparsi digitalmente? Spesso è l'azienda stessa il problema più grosso, almeno per quanto riguarda la mia esperienza con le PMI. Infatti, parlo del panorama italiano, le imprese non conoscono - e spesso non capiscono - le dinamiche di web marketing e la conseguente necessità di non lasciare nulla al caso, ma di realizzare un progetto ad hoc in linea con prodotto, target e modello di business dell'azienda stessa. Altro problema sono i costi. Sostenere i costi di una o più risorse che presidiano i canali digitali non è cosa da poco, senza contare poi i costi di produzione per alimentare i canali attivati o in budget da destinare all'advertising. Il mio consiglio è quindi quello di rivolgersi prima ad un consulente, spiegare le necessità e gli obiettivi che si vogliono raggiungere ed insieme capire quali strade si possono percorrere e che cosa implicano.

Quali sono i vostri obiettivi futuri e, secondo voi, quale può essere la leva per rendere l'Italia competitiva?
L'obiettivo mio e di Giacomo è sicuramente quello di poter assistere sempre maggiormente i contribuenti italiani. Per questo motivo abbiamo  attivato un progetto #giovaniconlapivambassador che ha la mission di creare figure appunto detta 'ambassador' che possano divulgare il nostro verbo su suolo nazionale. Non saranno ne' venditori ne' professionisti formati tecnicamente. Saranno imprenditori per lo più che avendo trovato difficoltà con l'amministrazione finanziaria o con professionisti del settore sono disposti a sdoganare insieme a noi un concetto di lavoro autonomo free e di invogliare i giovani a mettersi in gioco e a seguire i propri sogni senza spaventarsi per l'inquadramento fiscale.