28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
svizzera in vetta

Economie avanzate: Italia solo al 29esimo posto: «Investire in innovazione è priorità»

La Svizzaera resta il Paese più innovatore del mondo. Pessimi risultati per l'Italia che si guadagna solo il 29esimo posto. Per la prima volta è stata inserita nella classifica stilata dal Wipo anche la Cina

ZURIGO - La Svizzera resta il Paese più innovativo del mondo, in testa alla classifica delle economie più innovative diffusa proprio in questi giorni dall’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (Wipo, un’agenzia delle Nazioni Unite). Dietro gli innovatori svizzeri se la giocano gli svedesi (al secondo posto) e gli inglesi (al terzo posto). E ancora una volta, come accade quando si parla di classifiche nel settore dell’innovazione, l’Italia non brilla di certo: la Penisola guadagna solo il 29esimo posto.

Svizzera Paese più innovativo del mondo
Una classifica dove, a sorpresa, solo nel 2016 viene inserita anche la Cina, che si aggiudica il 25esimo posto. Ben 82 gli indicatori che sono stati presi in considerazione per stilare la lista dei Paesi più innovatori del mondo: dalla qualità delle istituzioni al capitale umano; dalla ricerca alle università, dalle infrastrutture ai mercati, all’economia d’impresa. Valori che vedono i Paesi europei brillare rispetto agli altri continenti: 15 delle prime 25 nazioni fanno parte, infatti, del Vecchio Continente, segno che anche l'Europa è capace di competere con i colosso generati in Silicon Valley.

Solo 29esimo posto per l’Italia
L’Italia, in questa classifica, non si può certo vantare di essere un Paese virtuoso: a livello istituzionale siamo al 38esimo posto sui 128 Stati presi in considerazione. Pessimi per «efficacia delle politiche governative» dove ci classifichiamo al 48esimo posto. Trentaseiesimi sul fronte del Business sophistication, laddove si parla di spesa delle aziende in ricerca e sviluppo e di effetti risulttai ottenuti. «L’Europa fa particolarmente bene dal punto di vista della performance ambientale, del numero di anni di scolarizzazione e dell’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione - si evince dal rapporto - allo stesso tempo, c’è spazio per il miglioramento nella ricerca e sviluppo finanziata dalle aziende e dalle imprese estere, nell’esportazione dell’high-tech e nella produzione di brevetti internazionali». Malgardo il Vecchio Continente brilli di luce propria, dunque, l'Italia sembra non riuscire a rifletterla come dovrebbe.

«Investire in innovazione è priorità»
Quanto alla «qualità dell’innovazione», che tiene conto del calibro delle università, il numero delle pubblicazioni scientifiche e i brevetti internazionali depositati, a brillare sono il Giappone, gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Germania. Diciassettesimo posto per la Cina, diventato il Paese leader tra le economie a reddito medio, seguita dall’India, che ha superato il Brasile. «Investire in innovazione è fondamentale per incrementare la crescita economica a lungo termine - afferma il direttore generale dell’OMPI Francis Gurry -. In questo clima economico, scoprire nuove fonti di crescita e sfruttare le opportunità poste dall’innovazione globale sono le priorità per tutte le nazioni interessate».