20 aprile 2024
Aggiornato 14:30
machine learning

Intel punta sull'intelligenza artificiale e acquisisce la startup Nervana

Intel acquisisce la startup Nervana impegnata nel settore deep learning, branca del machine learning. Dopo Apple e Google un'altra grande azienda punta sull'intelligenza artificiale

ROMA - Intel acquista Nervana System, startup impegnata nel settore deep learning, branca del machine learning, che rende le macchine sempre più intelligenti e capaci di interagire in modo naturale con l’essere umano. In particolare si tratta di impiegare strati di reti neurali per creare intelligenze artificiali in grado di scansionare dati a una grandissima velocità, mai sviluppata prima.

Intel acquisisce la startup Nervana
Dopo Google e Apple, quindi, un'altra importante società internazionale ha deciso di puntare sull’intelligenza artificiale. Una mossa che fa capire come lo sviluppo di software e sistemi in grado di rendere oggetti e macchine sempre più connessi e smart rappresenti il mercato su cui i big si stanno dirigendo. Secondo le indiscrezioni Intel avrebbe pagato ben 350 milioni di dollari per acquisire la startup. In un post sul proprio blog il CEO e cofondatore di Nervana Naveen Rao ha spiegato che l'azienda continuerà a lavorare come fatto in passato, sviluppando framework, piattaforme e hardware per questo campo dell'intelligenza artificiale. Il team dell'azienda di San Diego, 48 persone in tutto (sono attivi da due anni), si unirà al Data Center Group di Intel non appena l'operazione sarà finalizzata. Intel ha spiegato che le capacità di Nervana le saranno utili per l'accelerazione degli algoritmi di deep learning.

Intel si lancia sull’intelligenza artificiale
In pratica l’acquisizione della startup permetterà a Intel di integrare le capacità computazionale necessarie per le applicazioni di deep learning direttamente nei propri chip. In questo modo Intel potrà offrire componentistica di livello server progettata fin da principio per applicazioni nel campo dell’intelligenza artificiale.  Un colpo, quello di Intel, che scavalca quanto fatto da Facebook, Apple e Google, poiché la società potrà vendere la tecnologia acquisita su schede, sistemi e persino supercomputer ai propri clienti.

La lotta tra i big
E’ evidente che i big abbiano puntato i riflettori sull’intelligenza artificiale, un mercato che sta crescendo a livelli esponenziali. Solo pochi giorni fa, infatti, Apple ha acquistato Turi, startup specializzata proprio in machine learning. E’ chiaro che l’acquisizione della startup si inserisce nella battaglia tra big come Google e Facebook in quella che è chiamata in gergo «computazione pervasiva», ovvero la capacità della macchina di dedurre automaticamente ciò che un utente desidera o necessita. Del resto l’obiettivo è quello di creare dispositivi che siano sempre più capaci di interagire in modo quasi umanoide con l’utente.