29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
agisce per comandi vocali

Robohon, il robot-smartphone che sfida le multinazionali

L’androide parla, risponde alle domande e consente di ascoltare le chiamate in vivavoce. Rappresenta una valida alternativa allo smartphone e una sua probabile evoluzione

TOKYO - Da una parte il mercato dei robot e dell’intelligenza artificiale che sta crescendo a livelli esponenziali con sempre più nuove (e pericolose) applicazioni. Dall’altra il mercato degli smartphone (ancora sulla cresta dell’onda), fedeli compagni di vita quotidiana che, tuttavia, potrebbero essere ben presto sostituiti. Già, per lasciare spazio a wearables, gadget e robot che telefonano, scattano foto e registrano filmati al posto loro.

Il robot-smartphone della Sharp
Come Robohon (già il nome fonde robot e smartphone), l’androide progettato dalla Sharp capace di telefonare, rispondere ai messaggi e alle mail, scattare fotografie e registrare video come qualsiasi altro cellulare concepito sulla terra. In più, cosa che uno smartphone non ha ancora imparato a fare, cammina, balla su richiesta e - soprattutto - chiacchiera con chi ha di fronte, ubbidendo ai suoi ordini. Un chiaro esempio di come l’intelligenza artificiale possa svilupparsi in diversi abiti e, sicuramente, un buon modo per spiegare perché recentemente la Apple abbia acquistato Turi, startup che si occupa proprio di machine learning.

Come uno smartphone
Grazie alla connessione a internet Robohon può svolgere svariate funzioni, come chiamare un taxi o acquistare online i prodotti per la cena; può ricordare un’appuntamento importante e segnalare le strade da evitare per non incontrare traffico. Grazie all’intelligenza artificiale, inoltre, apprende col tempo le abitudini del proprietario riuscendo a gestire meglio i suoi comandi. Le dimensioni piuttosto piccole (è alto poco meno di 20 centimetri) fanno di Robohon uno strumento davvero competitivo sul mercato e pronto a guerreggiare con gli smartphone: può, infatti, essere portato dappertutto, nello zaino o in una borsetta.

Distoglie l’attenzione dallo schermo
Si tratta chiaramente di un esperimento che potrebbe, tuttavia, portare a una duplice funzione. Da una parte risponde alle necessità di connessione già attuate dagli smartphone più moderni, dall’altra - agendo per disposizioni e comandi vocali - distoglie l’attenzione dallo schermo del cellulare. L’androide parla, risponde alle domande e consente di ascoltare le chiamate in vivavoce. Insomma, un’alternativa decisamente valida. Al momento, però, è disponibile solo sul mercato giapponese al costo di 198mila yen (più o meno 1700 euro).