Quanto vale il mercato del baby tech
La tecnologia a sostegno delle neomamme per controllare i neonati durante le prime fasi di vita. Il mercato del baby tech oggi vale 23 miliardi di dollari
TORINO - I tempi cambiano e se una volta bastava un ciuccio e qualche coccola per tenere a bada il piccolo neonato, ora le neo mamme si sono orientate soprattutto verso la tecnologia. Complice anche la vita frenetica che spesso costringe le donne a essere sia mamme, che casalinghe, che imprenditrici. E, a conti fatti, il digitale e la tecnologia possono sempre dare una mano. Anche se in Italia i nuovi venuti al mondo sono sempre meno - nel 2015 siamo arrivati al minimo storico con 488mila bambini nati - questi sono già iperconnessi senza neppur aver mosso i primi passi.
Il mercato baby tech
E i numeri lo dimostrano. Il mercato babytech, che comprende le tecnologie e i servizi per i nuovi nati, sta crescendo soprattutto negli Stati Uniti dove, secondo uno studio della società di consulenza Euromonitor International, ogni anno si spendono 23 miliardi di dollari per prodotti per la cura dei bambini (ne nascono 4 milioni l’anno). Per conoscere le ultime novità del settore baby tech e rimanere sempre aggiornati bisogna, però, spostarsi oltre oceano, a Las Vegas. Lì, infatti, si tiene il Ces, dove è stato istituito da questo anno Baby Technology Awards, sponsorizzato da Avent Philips per i prodotti più innovativi. I premi nelle varie categorie sono stati assegnati a Owlet il «calzino intelligente» capace di monitorare i parametri del bambini (battito cardiaco, temperatura, ecc.), «Hatch Baby» il fasciatoio con touchscreen che pesa il bambino dopo la poppata e «Sengled Voice» la lampadina Led dotata di microfono che registra il pianto del neonato.
Le ultime app per controllare il neonato
Come ogni mamma sa, avere il controllo sul neonato durante il sonno facilita il risparmio di tempo ed energie che possono essere destinate ad altre attività. La tecnologia si è mossa in questa direzione creando monitori interattivi sempre più avanzati. Uno di questi è Nanit, prodotto da un’azienda di New York che si definisce la «Tesla dei baby monitor», è un dispositivo dal design accattivante capace di monitorare e studiare attività e sonno di un bambino con sistemi di intelligenza artificiale e computer vision e apprendimento automatico. E’ in grado di fornire ai genitori tramite app sullo smartphone le immagini del bambino real time notificando ai genitori quando è sveglio, si addormenta o si verifica qualche anomalia. Oma+, invece, si applica al pannolino del bambino per rilevarne i movimenti anche più minimi, Vibra in caso di neonato statistico per scuoterlo. Se il bambino non reagisce agli stimoli, il dispositivo emette un segnale d’allarme.