27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
su facebook a 13 anni

Internet, un giovane su quattro è sempre online: è allarme dipendenza

Il 21 per cento dei giovani dichiara di svegliarsi durante la notte per guardare i messaggi arrivati sul proprio cellulare. Il 73 per cento dei giovani frequenta siti pornografici

MILANO - Le nuove tecnologie e Internet permeano la vita dei ragazzi e delle famiglie. Per i ragazzi come gli adulti, internet influenza non solo i processi di costruzione dell’identità e di gestione dell’immagine di sé, ma anche la socializzazione e la ricerca di un partner, l’elaborazione di una separazione da una persona cara. La rete incide su modi, tempi e contenuti delle conversazioni familiari, sta cambiando le priorità e le modalità educative, condiziona abitudini e scelte di ogni giorno: dalle abitudini a tavola, ai ritmi sonno veglia, alle modalità di acquisto. Di fatto, i dati relativi alla cosiddetta dipendenza da smartphone, sono agghiaccianti: un adolescente su 4 è sempre online.

Il Safer Internet Day
Per i bambini e gli adolescenti di oggi gli spazi e gli strumenti della Rete - web, chat, social network, Istant Messaging – sono parte integrante dei processi comunicativi, di socializzazione, di conoscenza, di creatività ed espressione. Il Safer Internet Day è la giornata internazionale istituita e promossa dall’Unione Europea, coerentemente alle attuali raccomandazioni dell’Agenda digitale per l’Europa e gli obiettivi della strategia della Commissione Europea "Europa 2020». Secondo i dati presentati oggi a Milano da Sos Il Telefono Azzurro Onlus (nell’ambito del dibattito «Modelli di business tramite la rete e tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti»), il 17% dei ragazzi intervistati dichiara di non riuscire a staccarsi da smartphone e social, il 45% (1 su 2) si connette più volte al giorno e il 78% dichiara, invece, di chattare continuamente su WhatsApp. Ma non finisce qui perché la rete diventa un’ossessione anche di notte: un ragazzo su 5 si sveglia durante il sonno per controllare i messaggi arrivati sul proprio cellulare. I dati più allarmanti, tuttavia, riguardano l’età degli adolescenti che si interfacciano alla Rete: il 48% dei ragazzi intervistati dichiara di essersi iscritto a Facebook prima dei 13 anni - età minima consentita per poterlo fare - mentre il 71% riceve in dote uno smartphone mediamente a 11 anni, addirittura prima delle chiavi di casa.

Tre ragazzi su quattro guardano siti porno
Il web rappresenta al contempo terreno fertile per potenziali insidie e pericoli, che i giovani spesso identificano ma dai quali non sempre sanno – o riescono – a difendersi. Il tema della sicurezza in rete resta quindi prioritario e, per certi versi si estende e acquisisce complessità. Accanto alle posizioni di chi mette l’accento sulla libertà di internet, sulla libertà di accesso sull’autoregolamentazione e l’autodifesa (i ragazzi devono poter accedere alla rete e, come in altri ambiti della vita, imparano autonomamente a gestirne i rischi) si moltiplicano atteggiamenti repressivi, che individuano nella limitazione dell’accesso e dell’esplorazione l’unica modalità di gestione di rischi e pericoli. I dati sugli interessi dei giovani e sui siti frequentati resta comunque molto allarmante: 73% dei ragazzi intervistati, infatti, dichiara di frequentare costantemente siti pornografici, mentre 1 su 10 conosce qualcuno che ha fatto sexting; oltre il 10% dichiara di essere stato vittima di atti di cyberbullismo.