25 aprile 2024
Aggiornato 16:00
videogame

Global Game Jam, realizzati oltre 6800 videogiochi

Sono stati 6866 i prototipi consegnati e 93 le nazione coinvolte (20 in più dello scorso anno). A Torino a vincere il Premio Design è stato Origami di Hornitology

ROMA - Creare un videogioco in sole 48 ore. E’ questa la sfida che oltre 36mila partecipanti - e giunti da tutte le parti del mondo - hanno dovuto fare durante il Global Game Jam, tenutosi lo scorso week end e ospitato in molte città italiane e dell’intero pianeta. Dati alla mano sono stati 6866 i prototipi consegnati e 93 le nazione coinvolte (20 in più dello scorso anno). Un concentrato di ingegno e di creatività che ha portato artisti, programmatori, musicisti, grafici, sceneggiatori e videomaker ha lavorare 48 ore di fila per creare il gioco perfetto, mangiando e dormendo - spesso in posizioni davvero poco consone - nelle 632 sedi allestiti nei 93 Paesi coinvolti.

L’esperienza torinese del Global Game Jam
La full immersione di decine di professionisti si è svolta per il terzo anno consecutivo all’incunbatore del Politecnico di Torino ed è stata organizzata da TUnion e Treatabit. Ogni anno il tema sul quale i partecipanti alla competizione devono incentrare i lavori per la costruzione di un videogioco è diverso. Per questo 2016 gli aspiranti vincitori hanno dovuto cimentarsi a declinare i rituali in un videogioco. Diciotto le squadre che si sono fronteggiate per la creazione di altrettanti videogiochi. Ad affascinare la giuria e quindi vincere il Premio Design è stato Hornitology di Origami, un gioco attraverso cui il maschio dell’uccello ha l’obiettivo di conquistare la femmina a suon di danza. Ad Alt and kraft di Kamigami è andato il premio Best game design dove il compito del giocatore è portare il vecchio giapponese fuori dal tempio dove si trova rinchiuso. A Sektor di Mde/vr è andato il premio Mention innovation and technology e a Barbabirrai di 4aitaman XX il premio Special mention.

Le altre creazioni
Altri progetti interessanti, sono stati concepiti per mobile o per interazioni touch – «Demon Cleasing» e «Hornytology» fra i migliori, altri ancora per la realtà virtuale, aumentata o per ambienti immersivi, come «MDE VR» a Torino, «Raikon» a Milano, addirittura 2 giochi su 3 realizzati per Oculus e Htc Vive a Trieste («Tempesta» e «This Game Is Cool»).