12 ottobre 2025
Aggiornato 11:00
Un misterioso organismo vissuto mezzo miliardo di anni fa

Il fractofuso: ecco l'organismo che ha inventato il sesso

Secondo uno studio pubblicato questa settimana su Nature, dobbiamo proprio a questa timida creatura delle profondità oceaniche, vissuta qualcosa come mezzo miliardo di anni fa, il passaggio dalla riproduzione per clonazione a quella attraverso il sesso

ROMA (askanews) - Tra la replicazione di organismi unicellulari nel brodo primordiale e i piaceri del sesso c'è il fractofuso. Secondo uno studio pubblicato questa settimana su Nature, dobbiamo proprio a questa timida creatura delle profondità oceaniche, vissuta qualcosa come mezzo miliardo di anni fa, il passaggio dalla riproduzione per clonazione a quella attraverso il sesso.

Organismi complessi
«Il fractofuso non somigliava a nulla in vita oggi», ha spiegato la capofila della ricerca Emily Mitchell, dell'Università di Cambridge. «Vivevano in acque profondissime, due chilometri, sotto la zona colpita dalla luce, e quindi non erano piante», ha continuato la ricercatrice. «Non avevano bocca, come gli animali, ma non erano neanche funghi». Erano, insomma, organismi complessi. Avevano la forma di un fuso, da cui il nome.

Vivevano in comunità
I fractofusi vivevano in comunità, con generazioni che si diffondevano verso l'esterno in cerchi concentrici, collegati da connettori sottili, come rami. Gli esemplari adulti potevano raggiiungere i 40 cm, i piccoli un decimo di questa misura. Non hanno avuto un gran successo evolutivo: pur avendo colonizzato i fondali oceanici, si sarebbero estinti in tempi relativamente brevi, se pensiamo in termini di ere geologiche. Hanno laciato molti fossili e, proprio partendo da questi, Mitchell e i suoi colleghi hanno potuto elaborare la loro teoria.

Capaci di riproduzione
«Noi già sapevamo che il fractofuso aveva una diffusione spaziale non causale», ha spiegato Mitchell. «Ma solo dopo che i ricercatori hanno mappato la roccia, hanno potuto realizzare che questa diffusione non era causata da forze ambientali, come le correnti, ma da un processo riproduttivo», ha spiegato la ricercatrice. La gran parte dei nuovi individui veniva creata come clone, così come accadeva per tutti gli organismi almeno fino all'esplosione del Cambriano. Tuttavia, questa riproduzione non risuciva a spiegare come i fractofusi riuscivano a diffondersi da una parte del fondale a un altro. E così si è capito che i nuovi coloni erano in realtà piccoli organismi chiamati propaguli, sotto il millimetro di dimensione, che diversamente dai cloni erano pienamente indipendenti e potevano viaggiare per grandi distanze. «Questi piccoli erano distinti, nuovi individui, capaci di vivere indipendentemente dai loro genitori», spiega la scienziata. Questi piccoli organismi si manifestavano solo raramente, in connessione con eventi come il contatto con ceneri vulcaniche. E dovevano essere «generati per riproduzione sessuale, così il fractofuso sarebbe il più antico esempio di organismo complesso che si riproduce per via sessuale».