29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Internet

Dentista anti-Obama compra decine domini .democrat

La liberalizzazione dei domini cambierà il volto delle ricerche su internet, ma anche la lotta tra avversari politici. Sono centinaia, infatti, quelli ormai disponibili oltre ai 22 domini di primo livello generici (come .com, .gov, .edu) e a quelli nazionali (come .it).

NEW YORK - La liberalizzazione dei domini cambierà il volto delle ricerche su internet, ma anche la lotta tra avversari politici. Sono centinaia, infatti, quelli ormai disponibili oltre ai 22 domini di primo livello generici (come .com, .gov, .edu) e a quelli nazionali (come .it). Mercoledì, è stato messo in vendita il dominio .democrat e c'è chi, negli Stati Uniti, ha già pensato di registrare decine di domini come obamacare.democrat, medicaid.democrat e medicare.democrat. E a farlo non è stato un sostenitore del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ma un suo strenuo avversario, Larry Kawa, un medico ortodontista di Boca Raton, in Florida.

Kawa ha poi acquistato domini più generici, come usa.democrat, vote2016.democrat, america.democrat e liar.democrat (liar significa bugiardo). «L'ho fatto perché il diritto di acquistare i siti è emblematico della libertà di parola e ho approfittato di questa opportunità» ha dichiarato al sito d'informazione Quartz. «Visto che la sinistra ha preso il controllo dei mass media principali, mi sembra interessante che un individuo possa esprimersi su internet». Kawa ha detto di non aver contato quanti domini ha acquistato, ma che qualunque sia il numero, non è certamente sufficiente. «Ne ho comprati altri oggi e continuerò a farlo. E' solo l'inizio» ha dichiarato.

I domini personalizzati sono stati voluti dall'Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l'ente internazionale che si occupa anche di assegnare gli indirizzi IP, per rispondere alle nuove esigenze di una Rete sempre più globalizzata e diversificata, con necessità sempre più specifiche. Il dominio .democrat, come tanti altri, è stato acquistato da Rightside, che poi lo ha messo in vendita. La liberalizzazione dei domini, però, pone anche un problema di abuso dei nomi di aziende o istituzioni, che dovranno probabilmente spendere molto denaro per acquistare centinaia di domini di cui non hanno bisogno, pur di impedire che se ne faccia un uso sbagliato.

Per questo, l'Icann ha introdotto un periodo iniziale di 60 giorni per ogni dominio in cui solo i detentori del marchio possono registrarlo, prima che sia venduto pubblicamente. Questo caso, però, è diverso, perché né «democrat», né «liar», né «vote2016» sono marchi, quindi Kawa ha il diritto di registrarli; al tempo stesso, non è ragionevole aspettarsi che il partito democratico registri ogni parola insultante per precauzione. Il risultato, in futuro, potrebbe essere contrario alle aspettative: invece di finire in mano ai sostenitori, i domini potrebbero essere controllati da avversari e troll, i 'disturbatori' della Rete. In estate, il problema potrebbe ripresentarsi con la registrazione dei domini .gop e .republican.