29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Così i servizi spaziali migliorano la vita

Inaugurato a Roma l'«European Space Expo»

La mostra interattiva, realizzata con touch screen che illustrano i vari progetti spaziali europei all'interno di una tensostruttura sferica, è stata inaugurata oggi dal vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, dal sindaco di Roma Ignazio Marino e dal vicepresidente di Confindustria Aurelio Regina

ROMA - I romani e i turisti che affollano la capitale possono scoprire «quanto spazio c'è nella nostra vita» grazie all'European Space Expo, mostra sulle iniziative e le applicazioni spaziali europee organizzata dalla Commissione Ue in Piazza del Popolo, a Roma. La mostra interattiva, realizzata con touch screen che illustrano i vari progetti spaziali europei all'interno di una tensostruttura sferica, è stata inaugurata oggi dal vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, dal sindaco di Roma Ignazio Marino e dal vicepresidente di Confindustria Aurelio Regina. «Questa mostra itinerante, che è giunta alla sua 11 tappa, resterà a Roma fino al 6 settembre e poi si trasferirà a Tallin - ha detto Tajani - ha lo scopo di raccontare come lo spazio può essere utile alla vita sulla terra e illustrare le grandi opportunità che i servizi satellitari offrono ai cittadini, alle imprese e alle istituzioni».

Tajani ha ricordato il Progetto Galileo, il sistema di geoposizionamento satellitare europeo che prevede il lancio in orbita di 30 satelliti entro il 2020 per fornire servizi avanzatissimi in tutti i settori, dal traffico alla salute, dalla protezione civile al tracciamento dei rifiuti, dalle previsioni meteorologiche all'agricoltura.

«Abbiamo già in orbita 4 satelliti del progetto Galileo che sono stati assemblati proprio a Roma - ha detto ancora Tajani - a metà luglio al Centro spaziale del Fucino in Abruzzo abbiamo sperimentato con successo l'invio dei primi segnali dai 4 satelliti e all'inizio del 2015 lanceremo i primi servizi commerciali, che potranno essere sviluppati dalle imprese private, aprendo un grande filone di attività anche per le aziende innovative italiane. Abbiamo già sperimentato servizi estremamente innovativi come un sistema di occhiali con un'antenna in grado di ricevere i segnali satellitari che possono guidare gli ipovedenti senza l'ausilio di altri sostegni. Il Progetto Galileo, per il quale abbiamo già stipulato accordi con gli Usa, la Cina e Israele, costerà complessivamente 10 miliardi e avrà vantaggi in termini di risparmi o nuove iniziative per 90 miliardi».

Il sindaco di Roma Marino ha ricordato che la città eterna è anche una capitale europea dello spazio, perchè il 90% delle imprese del distretto dell'aerospazio laziale sono romane e a Roma hanno sede i due istituti pubblici legati all'spazio, l'Agenzia spaziale italiana e l'Istituto di Astrofisica. «Oggi orbitano attorno alla terra complessivamente circa 8 mila satelliti - ha ricordato il sindaco - se venissero spenti sarebbe il caos perchè tutto, dal traffico alle comunicazioni telefoniche, sarebbe bloccato. Siamo pronti a utilizzare a Roma i servizi forniti da Galileo che potranno spaziare dal controllo della quantità di polline nell'aria fino al tracciamento dei tir con merci contraffatte o rifiuti pericolosi, dal controllo delle aree archeologiche alla gestione dei flussi turistici. Il programma europeo di ricerca Horizon 2020 prevede investimenti per 81 miliardi e il buon utilizzo di questi fondi sarà essenziale per creare un'economia basata sulla conoscenza».

Il vicepresidente di Confindustria Regina ha ricordato che il distretto laziale dell'aerospazio comprende 850 imprese grandi medie e piccole, che sono pronte a sviluppare i servizi del Progetto Galileo (proprio in questi giorni si terranno specifici incontri con le imprese di Latina e Frosinone). «Roma - ha detto Regina - dovrà saper coniugare l'innovazione e la creatività con la sua grande tradizione culturale, perchè è dalle metropoli che dovrà venire la spinta decisiva per l'innovazione e la crescita economica».