HP supporta i progetti di ricerca nel campo dell’energia e dell’astrofisica
Nel primo trimestre, HP ha raggiunto la leadership nel mercato dei server per l’high-performance computing in termini di fatturato ed unità vendute
MILANO - HP ha annunciato che Eni S.p.A. Italia e l’Università di Amburgo in Germania hanno scelto i server HP ProLiant per accelerare i progetti di ricerca più importanti e le scoperte nel campo dell’energia e dell’astrofisica.
Nel corso dell’ultimo decennio, la tecnologia server HP ProLiant ha permesso di portare l’high performance computing, la potenza di elaborazione avanzata e l’efficienza energetica, ad una base sempre più ampia di clienti, dai piccoli laboratori alle installazioni TOP500.
Secondo IDC, inoltre, nel primo trimestre del 2011HP ha conquistato la prima posizione nel mercato mondiale dei server per l’high-performance computing in termini di fatturato e unità vendute.
Aziende leader di mercato e istituti scientifici e universitari, come Eni e l’Università di Amburgo, utilizzano i server HP ProLiant come parte dell’HP Converged Infrastructure allo scopo di massimizzare le risorse delle loro infrastrutture tecnologiche. Incrementando la potenza di calcolo senza aumentare l’impatto ambientale o l’utilizzo di energia del sistema, le istituzioni possono garantire risultati più rapidi e a costi inferiori per le loro ricerche.
Eni espande la ricerca nel campo delle fonti energetiche grazie alle capacità di elaborazione dei dati sismici
Eni, leader mondiale nel settore di gas e petrolio, operante in più di 70 paesi, nonché la più grande azienda industriale Italiana, aveva l’esigenza di migliorare le proprie capacità di elaborazione dei dati sismici per una più veloce ed efficace ricerca di petrolio e gas naturale.
La società ha implementato un server cluster HP composto da più di 1.000 server HP ProLiant SL390 G7 con tecnologia di interconnessione Mellanox QDR 40 Gb/s di InfiniBand, gestiti attraverso HP Cluster Management Utility. Il nuovo sistema consente ad Eni di espandere la potenza di calcolo senza il bisogno di ulteriore spazio o alimentazione.
Al numero 61 della classifica di giugno dei primi 500 supercomputer più potenti al mondo, il sistema raggiunge un valore di 131,2 teraflop nel test Linpack Rmax.
«La nuova infrastruttura server HP offre il 50% in più di capacità di elaborazione ad un costo inferiore e nello stesso spazio occupato dai nostri sistemi precedenti», ha affermato Sergio Zazzera, Manager, Technical Scientific Data and Systems Department, di Eni S.p.A. «Grazie a questa configurazione possiamo migliorare l'utilizzo delle nuove tecnologie per di ridurre significativamente il tempo richiesto per scoprire e rendere produttivi nuovi giacimenti di petrolio e gas».
L’Università di Amburgo accelera l’attività di ricerca astrofisica e climatica
Fra le più grandi università della Germania, l’Università di Amburgo ha scelto HP per sviluppare ulteriori ricerche astrofisiche e climatiche condotte presso il suo Regional Computing Center.
Per aumentare la velocità del suo sistema di high-performance computing, l’università ha implementato un cluster di otto server HP ProLiant SL390 G7 2U su due chassis HP ProLiant SL6500. Ciascun server comprende 3 GPU integrate NVIDIA Tesla M2070Q che traggono vantaggio dall’estrema modularità e dalla maggiore larghezza di banda interna dei server HP ProLiant SL390 per la visualizzazione tridimensionale e l’elaborazione in parallelo.
«Dopo un’attenta valutazione, siamo giunti alla conclusione che i server HP ProLiant SL390 G7 con acceleratori NVIDIA sarebbero stati la piattaforma migliore per il porting e il tuning di applicazioni complesse per i sistemi multicore e GPU-enabled», ha dichiarato il Prof. Dr. Stephan Olbrich, Director, Regional Computing Center, dell’Università di Amburgo. «Con i server HP ProLiant SL390 G7 dotati delle nuove GPU M2070Q NVIDIA possiamo velocizzare in modo significativo le codifiche avanzate per realizzare nuove scoperte nelle aree dell'astrofisica e della ricerca climatica».
Informazioni sulle classifiche
La classifica dei primi 500 supercomputer viene pubblicata due volte all’anno dai ricercatori delle Università del Tennessee e di Mannheim in Germania e del NERSC Lawrence Berkeley National Laboratory. La classifica assegna un punteggio ai supercomputer di tutto il mondo sulla base del test Linpack N*N Benchmark, un parametro delle prestazioni che riflette la velocità e la scalabilità di un processore.