23 agosto 2025
Aggiornato 10:00
Da oggi anche cirillico

La rivoluzione dell'alfabeto per «Internet»

La svolta approvata dall'Icann, non più solo caratteri latini

SEOUL - Internet è di fronte a una svolta epocale: l'Icann (l'Internet Corporation for Assigned Names and Numbers - l'organismo non-profit che gestisce gli indirizzi della rete) ha approvato questa notte a Seoul l'uso di indirizzi e domini web con caratteri non latini: da adesso in poi saranno consentiti nomi in alfabeto arabo, coreano, giapponese, greco, indi e cirillico.

IL VIA IL 16 NOVEMBRE - La decisione, adottata dopo anni di dibattiti e di esperimenti, apre la strada ai governi o agli organismi da loro incaricati, per presentare richieste specifiche a partire dal 16 novembre e consentirà agli utenti di internet di utilizzare le nuove pagine probabilmente già con il nuovo anno. I caratteri più richiesti sono quelli dell'alfabeto arabo e cinese.

Tutto ciò rappresenta un piccolo passo per l'Icann, ma un grande passo per metà dell'umanità che utilizza caratteri non latini, come in Corea, Cina e tutto il mondo arabo», ha affermato Rod Beckstrom, l'amministratore delegato di Icann, subito prima del voto. Finora tutti i domini e indirizzi internet erano limitati ai 26 caratteri dell'alfabeto latino.

INTERESSA 1.6 MILIARDI DI UTENTI - Dal punto di vista tecnico il cambiamento può avvenire grazie ad un sistema di traduzione che consente a differenti alfabeti di essere convertiti nel giusto indirizzo. «Siamo fiduciosi che funzionerà perché lo abbiamo testato per due anni», ha detto Dengate Thrush. L'Icann stima che circa la metà degli 1,6 miliardi di utenti di Internet nel mondo utilizzi una lingua scritta in un alfabeto diverso da quello latino. «Questa svolta è quindi necessario non solo per metà degli utenti mondiali di Internet oggi, ma probabilmente per oltre la metà dei futuri utenti», ha aggiunto Rod Beckstrom.