20 gennaio 2025
Aggiornato 03:30
SPAZIO

Sotto superficie Encelado potrebbe esserci oceano liquido

Lo testimonia presenza sali di sodio nei pennacchi vulcanici

BERLINO - Sotto la superficie di Encelado, una delle lune di Saturno, potrebbe esserci un oceano di acqua liquida. Lo afferma un gruppo di scienziati tedeschi del Max-Planck Institute for Nuclear Physics , Heidelberg, Germania, che ha scoperto sali di sodio espulsi da pennacchi vulcanici.

Encelado è, infatti, uno dei tre corpi, che si trovano nella parte esterna del Sistema Solare, dove sono state osservate eruzioni vulcaniche. Il ritrovamento di queste particelle, riferiscono oggi su Nature Frank Postberg e colleghi, sono la prova che questi pennacchi sono alimentati dall' acqua, che potrebbe essere, addirittura, quella di un oceano che si trova sotto la superficie del piccolo pianeta.

Recenti immagini inviate dalla sonda Cassini hanno svelato che al polo sud di Encelado ci sono geyser simili a quelli del parco di Yellowstone con getti di vapore acqueo e particelle di ghiaccio che ora si pensa siano la principale fonte dell'anello E, il più esterno del sistema degli anelli di Saturno . I getti, dicono i ricercatori, indicano che sotto la superficie ci potrebbe essere una riserva di acqua, ma non è chiaro se l'oceano liquido esiste ancora oggi o se si è congelato.

Postberg e colleghi hanno analizzato la composizione chimica delle particelle di ghiaccio nell'anello E ed hanno trovato tracce di sodio, un elemento che è considerato un indicatore cruciale della presenza di acqua e forse un oceano. Secondo gli autori i minerali salini sarebbero stati estratti dalle rocce sul fondo del mare con un processo simile a quello che avviene sulla Terra.

Nicholas Schneider, un altro astronomo, in un'altra ricerca pubblicata anch'essa su Nature, utilizzando il telescopio, ha cercato i sali di sodio direttamente nel materiale del pennacchio stesso ed ha scoperto che il limite massimo nel contenuto di sodio del vapore, è ben al di sotto di quello che ci si sarebbe aspettato se sotto la superficie ci fosse veramente un oceano salato. Questo fa pensare, suggerisce Schneider, che la fonte del pennacchio potrebbe essere diversa: un oceano profondo, una riserva di acqua dolce oppure del ghiaccio.