19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Secondo uno studio

Clima: surriscaldamento causa 300mila decessi all'anno

Ma diventeranno oltre 500mila entro il 2030

Il cambiamento climatico è responsabile della morte di 300mila persone all'anno e ne colpisce altri 3 milioni. Lo rivela, scrive The Guardian, il primo studio completo sull'impatto del surriscaldamento globale sull'uomo messo a punto dal thinktank dell'ex Segretario generale Onu Kofi Annan, il Global Humanitarian Forum.

Ondate di calore, inondazioni, tempeste e incendi causeranno fino a 500mila morti all'anno entro il 2030. Già oggi le perdite economiche dovute al cambiamento climatico ammontano a oltre 125 miliardi all'anno, ma entro il 2030 potrebbero passare a 600 miliardi all'anno. L'esigenza di accaparrarsi risorse idriche potrebbe portare a guerre civili: «Quattro miliardi di persone sono vulnerabili ora e 500 milioni sono a rischio estremo», si legge nel rapporto. Se le emissioni di CO2 non saranno messe sotto controllo, entro 25 anni 310 milioni di persone o più soffriranno di malattie legate all'eccesso delle temperature, almeno 20 milioni di persone cadranno in povertà, 75 milioni di persone dovranno lasciare le loro abitazioni a causa dei cambiamenti del clima.

Per la prima volta vengono messi a confronto gli effetti sulle nazioni ricche e quelle povere, che ovviamente sono quelle che ne risentono di più: circa il 98% delle persone seriamente colpite, il 9% delle morti legate alla mancanza di acqua e il 90% delle perdite economiche interessano i paesi in via di sviluppo. Annan ha duramente criticato le elite politiche per l'impasse nei negoziati sul clima. La pubblicazione dello studio precede di una settimana l'incontro che terranno a Bonn i 192 paesi che dovranno discutere di cambiamenti climatici in vista di un accordo che dovrà essere raggiunto in dicembre a Copenhagen e che vada a sostituire il Protocollo di Kyoto in scadenza nel 2012.