28 marzo 2024
Aggiornato 11:00

IBM: tecnologia Flash «solid state»

Questa tecnologia, associata a nuovi tool di gestione dei dati, migliora le prestazioni fino all’800%, con l'uso del software di database DB2

MILANO - IBM presenta nuove offerte che utilizzano un software di gestione avanzato e consentono ai clienti di aumentare drasticamente i tempi di risposta sui drive «solid state» , aiutandoli al contempo a ridurre i costi. Sulla base dei test di IBM, le nuove offerte potranno migliorare le prestazioni fino all’800%, riducendo anche l’ingombro fisico dello storage necessario di circa l’80%, e il consumo energetico fino al 90%.

I drive «solid state» utilizzano la tecnologia Flash, simile a quella impiegata nei lettori MP3, ma su scala più avanzata e più ampia. Non avendo parti in movimento, o dischi che girano, come quelli utilizzati nello storage tradizionale, la tecnologia «solid state» è in grado di eseguire fino a 20.000 trasferimenti al secondo, rispetto a un hard disk a una velocità di circa 200 trasferimenti di dati al secondo.
L’approccio IBM, tuttavia, è più mirato rispetto a quello di altri fornitori nell’utilizzo della tecnologia solid state drive, perchè sfrutta in maniera integrata tecnologie hardware e software, facendo leva anche sui risultati della Ricerca IBM.

IBM propone infatti una suite di strumenti software potenziati, che consentono ai clienti di migrare, monitorare e collocare dinamicamente i dati su SSD per massimizzare il valore dell'investimento. Ad esempio, IBM Data Facility Storage Management Subsystem (DFSMS) consente una collocazione mirata dei dati su SSD in un ambiente IBM System z e DS8000. Un altro esempio sono i Power Systems, che ora incorporano gli SSD, rendendo disponibile un tool software SSD Data Balancer che consente a un amministratore di sistema di spostare i dati ad accesso frequente, o dati «caldi», sugli SSD, spostando i dati «freddi» sugli hard disk tradizionali (HDD).
Questo approccio si basa sul fatto che la maggior parte dei clienti disporrà di un ambiente ibrido, utilizzando sia SSD che dischi tradizionali.

Questa capacità è vitale per le organizzazioni e i settori che gestiscono enormi quantità di informazioni, consentendo controlli del credito più rapidi, analisi finanziaria in tempo reale e rilevazione delle frodi potenziata, con un netto miglioramento delle prestazioni fino all’800%, sul software di database DB2 IBM.

Un istituto bancario che lavora su System Storage DS8000, DB2 per zOS e SAP, è in grado di migliorare le proprie prestazioni gestionali di oltre il 30% e di ridurre l’ingombro dello storage fisico del 60%, riducendo così il consumo energetico di oltre il 70%. Offrono prestazioni migliori e costi ridotti in termini di energia e generano un nuovo flusso di informazioni intelligente per prevedere le domande dei clienti.
I sistemi di prenotazione delle linee aeree, di biglietteria o di negoziazione titoli dipendono fortemente dalla capacità dell'OLTP (Online Transaction Processing) per rispondere rapidamente ai propri clienti. Il tempo di attesa per il trasferimento dei dati per gli SSD è stato ridotto di tre volte, rispetto agli HDD, un elemento critico per supportare i periodi di picco registrati dalle aziende che conducono la maggior parte della loro attività online.

IBM espande gli SSD per Power
IBM presenta nuovi drive «solid state» efficienti dal punto di vista energetico per i suoi server Power Systems, offrendo tempi di risposta I/O più rapidi rispetto ai drive a disco tradizionali, per aiutare i clienti a ottimizzare costi, prestazioni e risparmio energetico. A differenza degli hard disk tradizional, che spesso funzionano al 50 per cento o meno della loro capacità di storage per mantenere prestazioni costanti, gli SSD su Power Systems possono lavorare a una capacità di storage molto più vicina al 100 per cento e fornire comunque prestazioni eccellenti. I nuovi drive saranno supportati su tutti i sistemi POWER6, dai Blade ai server enterprise.

Nuove offerte a stato solido per System x
Dal 2007, la famiglia BladeCenter IBM è la prima famiglia di blade sul mercato a essere dotata di opzioni SSD, con la disponibilità di due drive da 15,8 GB e che offrono basso fabbisogno di potenza (solo due watt) , e affidabilità elevata. La versione a doppio disco offre funzionalità di mirroring del disco nello spazio di un singolo alloggiamento HDD da 2,5 pollici. IBM aggiunge ora alla famiglia dei System x opzioni per nuovi SSD con interfaccia SATA. BladeCenter è stato aggiornato con il nuovo SSD da 50GB e 2,1 watt, in un alloggiamento da 2,5 pollici. Un drive da 50GB, progettato per prestazioni I/O superiori, è disponibile in formato da 2,5 pollici o 3,5 pollici per blade e server System x a rack e a torre. Gli SSD supportano Windows, Linux ed ESX Server, l’hypervisor di VMware.

SSD per System Storage DS8000
I drive solid state su IBM System Storage DS8000 possono aiutare i clienti a ridurre significativamente i tempi di risposta dei drive back-end. Poiché i drive a stato solido non hanno parti in movimento, consumano meno energia per il funzionamento rispetto ai disk drive, aiutando i clienti a controllare meglio i costi del data center. Questa combinazione è cruciale per le organizzazioni che cercano di gestire il loro ambiente di storage in modo più efficace, abbinando specifiche esigenze applicative al livello di storage (tier) più appropriato.
IBM ha investito inoltre nell’integrazione di DS8000 con server e software di sistema, per massimizzare i vantaggi prestazionali degli SSD. La soluzione integrata consentirà ai clienti di ottimizzare l’ambiente ibrido mulit-livello con SSD e HDD.