2 ottobre 2025
Aggiornato 06:30

Clima: colloqui segreti Usa Cina su taglio emissioni

Guardian: «Intesa potrebbe essere raggiunta in autunno»

WASHINGTON - Negli ultimi mesi dell'Amministrazione Bush si sarebbero svolti due incontri segreti tra una delegazione americana e una cinese per raggiungere un accordo su un limite alle emissioni di gas serra. Lo scrive oggi il quotidiano britannico The Guardian citando fonti vicine ai governi dei due Paesi più inquinatori del pianeta.

L'iniziativa, che ha coinvolto John Holdren, oggi consigliere scientifico della nuova amministrazione Obama, avrebbe portato alla redazione di una bozza di accordo a marzo di quest'anno, con il nuovo Presidente democratico già insediato.

Il memorandum d'intesa non sarebbe stato ancora firmato ma i negoziatori ritengono che il canale aperto possa portare effettivamente ad un accordo sino-americano per combattere i cambiamenti climatici già in autunno, prima quindi della conferenza Onu sul clima di Copenhagen a dicembre.

«La mia impressione è che si stia lavorando verso qualcosa che accadrà in autunno», afferma Bill Chandler, direttore del programma per il clima e l'energia del Carnegie Endowment for International Peace: «Si tratterà di qualcosa di serio, di concreto, e accadrà».

«Ci sono due Paesi, accusati di non fare nulla, che hanno invece una storia migliore da raccontare», ha dichiarato Terry Tamminen, che ha partecipato ai negoziati ed è attualmente il consigliere per l'ambiente del governatore della California, Arnold Schwarzenegger.

Il primo faccia a faccia sarebbe avvenuto in un lussuoso hotel vicino alla Grande muraglia nel luglio 2008 e si risolse in un nulla di fatto. Le due parti hanno poi tentato di superare l'impasse, inclusa la possibilità che la Cina desse il suo consenso a riduzioni, volontarie ma verificabili, delle sue emissioni di gas serra.

A poco a poco Pechino avrebbe cambiato atteggiamento fino ad arrivare alla stesura di un memorandum d'intesa in tre punti: utilizzare le tecnologie esistenti per tagliare del «0% le emissioni di anidride carbonica entro il 2010; cooperare su nuove tecnologie, inclusa la cattura e l'immagazzinamento di anidride, e nuova efficienza delle auto; infine, soprattutto, la firma di Stati uniti e Cina dell'accordo globale sui cambiamenti climatici di Copenhagen.