29 marzo 2024
Aggiornato 10:30

IBM: la nuova generazione di server x86

I nuovi System x, BladeCenter e iDataPlex, riprogettati con il nuovo processore Intel, offrono prestazioni d’eccezione e risparmi energetici senza precedenti

MILANO - IBM presenta una serie di nuovi server basati sul nuovo processore Intel, che consentono di organizzare nuovi data center in grado di utilizzare il cloud computing e permettono di ridurre drasticamente i costi associati alla gestione, al consumo energetico e alla sicurezza. Questa nuova generazione di sistemi IBM massimizza la potenza e le prestazioni offerte dalla più recente tecnologia di processori quad-core Intel, Xeon 5500 Series.

I nuovi System x rappresentano il più completo upgrade effettuato da IBM alla sua famiglia di prodotti, con significativi miglioramenti delle prestazioni del processore: fino a 3,5 volte la larghezza di banda per il calcolo tecnico, 2,25 volte le prestazioni per il calcolo aziendale e quasi il doppio della potenza per software ad alta intensità di calcolo, come ad esempio le applicazioni di Business Intelligence.

I nuovi server IBM sono quattro, massimizzano le prestazioni del processore, ma soprattutto forniscono funzionalità esclusive per affrontare le sfide chiave dei data center in termini di consumo di elettricità e di gestione dell’IT.

Inoltre, IBM ha rinnovato e semplificato la suite di gestione Systems Director: la versione 6.1 utilizza le migliori tecnologie software IBM, come Tivoli, e consente di gestire diversi ambienti virtualizzati.

La famiglia System x continua ad aggiungere hardware potente e tool di gestione semplificati, con un approccio di progettazione aperto, che permette di avere una piattaforma di supporto software open-source più ampia e più approfondita rispetto a qualsiasi altro prodotto disponibile nel mercato.

IBM System x3550 M2 e x3650 M2
I server rack di classe enterprise a due socket, IBM System x3550 M2 e x3650 M2, sono stati progettati con una concezione termica completamente innovativa, nuovi regolatori di tensione e una più elevata integrazione, per semplificare la distribuzione di potenza e ridurre la perdita di energia. Ciò contribuisce a dare prestazioni di efficienza energetica superiori al 92 per cento, che vuole dire fino al 60 per cento di riduzione dei consumi in condizioni di inattività e fino al 25 per cento di riduzione a pieno utilizzo. Queste innovazioni si traducono in un risparmio di costi annuale fino a 100 dollari per server.

IBM BladeCenter HS22
Un solido blade ad altissima velocità, IBM BladeCenter HS22 a due socket offre una capacità di memoria fino a 96 GB e velocità di calcolo fino a 1.333 MHz, consentendo l’elaborazione del doppio delle transazioni al minuto rispetto ai suoi predecessori. Inoltre, pur massimizzando il nuovo processore Intel Xeon, HS22 ottiene questo risultato con un risparmio di energia elettrica fino al 10 per cento durante i carichi di lavoro di picco e del 30 per cento se inattivo. HS22 è anche compatibile con tutti i precedenti chassis di BladeCenter di classe «enterprise» e «office», consentendo di sfruttare al massimo gli investimenti già effettuati.

IBM System x iDataPlex dx360 M2
Per i data center in cui lo spazio è prezioso, IBM System x iDataPlex dx360 M2 fornisce il 50 per cento di densità in più rispetto ai server 1U standard, soddsfando le esigenze di calcolo ad alte prestazioni con una capacità di memoria quadruplicata rispetto alla tecnologia prima disponibile. Il nuovo sistema offre inoltre flessibilità di configurazione all’interno della soluzione, riguardo a calcolo, I/O e storage, e un’ampia gamma di opzioni per il networking.

I nuovi software di gestione

IBM Systems Director 6.1
Il nuovo IBM Systems Director 6.1 fornisce tool potenti e facili da usare, come monitor dei consumi energetici, un’interfaccia utente basata sul web e wizard/tutorial integrati, per gestire le risorse sia fisiche che virtuali. Fornisce un ampio supporto interpiattaforma, che comprende IBM Power Systems, System z, storage e server x86 non-IBM e consente un potenziale risparmio di costi che può raggiungere il 34,5 per cento per i server Windows e il 43,8 percento per i server x86 Linux.

Unified Extensible Firmware Interface (UEFI)
Destinata a sostituire il firmware basato su BIOS, la Unified Extensible Firmware Interface (UEFI) fornisce un’esperienza di gestione più ricca ed elimina il limite sul numero di schede adattatore, un aspetto d’importanza essenziale per gli ambienti virtualizzati. Inoltre, la UEFI offre la possibilità di configurare le macchine in remoto, tramite script di comando, centralizzando la gestione dei dispositivi di campo.

Integrated Management Module (IMM)
L’Integrated Management Module (IMM) associa diagnostica, presenza virtuale e controllo remoto per eseguire la gestione, il monitoraggio, la localizzazione guasti e la riparazione da qualsiasi angolo del mondo. Il suo sistema di alert basato sugli standard consente un’integrazione immediata negli ambienti di gestione aziendali.

ToolCenter
Dalla sua capacità di creare supporti avviabili (CD, DVD o USB), con aggiornamenti personalizzati per i sistemi, alla fornitura di una singola pagina web per l’acquisizione dei tool, il ToolCenter offre un aspetto grafico comune in tutto il set. Ciò massimizza l’utilizzo dei tool e riduce i tempi di formazione.