Marrazzo: «l'audiovisivo è il petrolio della Regione»
«E’ venuto il momento di far vivere questo settore perché il Lazio è una regione di frontiera della crisi che sta attraversando il Paese»
La Regione deve puntare sull’audiovisivo. E’ questo il messaggio lanciato oggi dal presidente Piero Marrazzo, nel corso del convegno ‘Le botteghe che creano sogni’. «Prima - ha ricordato - non c’era la politica dell’audiovisivo. Roma era una città che non riusciva a vedere il cinema e l’audiovisivo come settore industriale, anche perché la politica si fermava a Fellini e Cinecittà. E’ venuto il momento di far vivere questo settore perché il Lazio è una regione di frontiera della crisi che sta attraversando il Paese. E’ necessario aggredire il mercato mondiale con una visione di mercato locale, riprogrammando le politiche in accordo con il Comune e la Provincia. Si deve partire - ha rimarcato Marrazzo - da quello che abbiamo fatto da tre anni in Regione. Roma può ripartire se capisce che il settore più importante è quello dell’audiovisivo. Se perdiamo l’occasione, sarebbe un delitto politico anche perché l’audiovisivo è il petrolio della regione e il territorio deve riscoprire le proprie vocazioni».
«Roma - ha ricordato Lorenzo Tagliavanti, direttore Cna di Roma - è riconosciuta a livello mondiale per il proprio talento: tanti oscar e premi vengono assegnati a scenografi, customisti e tecnici del suono. La creatività e la tecnologie stanno alla base dello sviluppo dell’intera filiera, ora tocca alle amministrazioni locali sostenerle nello sviluppo». La Cna sta, inoltre, provvedendo alla costituzione di un Consorzio del cinema per dare supporto alle imprese del settore.
L’incontro è stata anche l’occasione per presentare la ricerca ‘L’Economia della cultura, del cinema, della televisione, dello spettacolo e dell’intrattenimento a Roma’, promossa dalla Cna con il contributo della Camera di commercio di Roma e realizzata dalla facoltà di Economia dell’Università La Sapienza. Gli ultimi censimenti, si legge nell’indagine, hanno rilevato nella provincia di Roma più di 1.500 imprese operanti, pari al 31% del totale nazionale, concentrate nei comparti della produzione e distribuzione di prodotti cinematografici, dove la quota supera rispettivamente il 35% e il 40% del totale. Sempre a Roma, si registra il 50% degli addetti complessivamente operanti nella filiera sul territorio nazionale e il 90% di quelli attivi a livello provinciale. L’area romana, infatti, presenta un elevatissimo numero di imprese in grado di realizzare contenuti artistici, editoriali, cinematografici e televisivi. La concentrazione di addetti e imprese si rileva anche nei comuni di Civitavecchia, Pomezia, Guidonia e Formello. Una presenza che suggerirebbe, secondo lo studio, l’istituzione di un distretto del cinema, dello spettacolo e della cultura, che leghi il territorio romano al patrimonio culturale tradizionalmente ereditato e alle professionalità presenti. Un distretto in grado di interagire con quello dell’audiovisivo, mantenendo tuttavia il ruolo centrale di sua competenza quale sorgente della produzione creativa.