29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Attivisti in rete: in corso sterminio di un'intera tribù ribelle

Libia, Isis annuncia esecuzioni di massa dopo la rivolta

In Libia la rivolta degli abitanti della città di Sirte contro i jihadisti dello Stato Islamico (Isis) sembra essere stata soffocata nel sangue dagli uomini del Califfato che avrebbero preso sotto il loro controllo le principali strutture vitali della città

TRIPOLI (askanews) - In Libia la rivolta degli abitanti della città di Sirte contro i jihadisti dello Stato Islamico (Isis) sembra essere stata soffocata nel sangue dagli uomini del Califfato che avrebbero preso sotto il loro controllo le principali strutture vitali della città annunciando tra l'altro un'esecuzione collettiva in piazza di «ostaggi» subito dopo la preghiera del venerdì. E' quanto risulta da numerosi tweet che circolono sui social media arabi secondo i quali le milizie di Misurata hanno annunciato una vera e propria operazione militare a sostegno dell'«Intifadah dei giovani di Sirte».

Carneficina
In un tweet postato sul proprio account, il televisivo «Al Hadath» riferisce che i jihadisti «hanno preso sotto il loro controllo il porto della città, ospedali e presidi medici oltre a numerose strutture vitali». Ma c'è chi parla di una carneficina perpetrata dall'Isis in città. In un tweet postato dall'attivista libico Enas Bushnaff, i jihadisti «stanno facendo strage di donne, bambini e anziani della tribù al Farjan" e aggiunge che "è in corso uno sterminio totale dell'intera tribù». Una conferma di questa strage arriva anche da un altro attivista locale: «L'Isis sta dando la caccia ai giovani del clan al Farjan nel 'quartiere 3', uccidendo oltre 70 membri della stessa tribù». Stando a quanto riportato dall'account Twitter @Emhemed_almmq, gli uomini del Califfato «procederanno all'esecuzione di quelli che ha definito 'ostaggi della battaglia del quartiere 3' subito dopo la preghiera del venerdì di oggi nella piazza davanti alla moschea Cordoba».

Operazione militare 
Nel frattempo, mentre l'Isis «sta consolidando le sue posizioni in città, il Consiglio militare delle milizie di Misurata» che appoggiano il governo islamico di Tripoli, «ha annunciato una propria operazione militare a sostegno della 'Intifadah dei giovani di Sirte'», come recita un post sull'account @MahmudShammam. Intanto, citato dalla tv al Arabiya, il primo ministro del governo di Tobruk riconosciuto dalla comunità internazionale, Abdallah Al Thani accusando l'Isis di «crimini di sterminio di civili» ha fatto un appello per «porre fine alle carneficine dei jihadisti a Sirte». Ieri i miliziani dell'Isis hanno bombardato «il quartiere 3», un sobborgo residenziale della città natale del fu rais Muammar Gheddafi, nel corso degli scontri in atto da lunedì scorso tra gli uomini del Califfato nero e le altre fazioni islamiste appoggiate dagli abitanti, che tentano di riappropriarsi dell'area. Gli scontri sono scoppiati lunedì dopo l'uccisione da parte dei jihadisti dell'Isis del leader salafita Khalid Ben Rijab.