Zurigo presenta il suo «drive-in» del sesso
Con l'auspicio di controllare la prostituzione spostandola fuori dal centro della città. Il progetto è stato presentato oggi dalle autorità municipali, che hanno messo a disposizione delle prostitute un sito formato da nove «box del sesso», una sorta di garage dove ospitare i clienti
ZURIGO - La città di Zurigo si prepara ad aprire lunedì prossimo il suo drive-in del sesso, il primo in tutta la Svizzera, con l'auspicio di controllare la prostituzione spostandola fuori dal centro della città. Il progetto è stato presentato oggi dalle autorità municipali, che hanno messo a disposizione delle prostitute un sito formato da nove «box del sesso», una sorta di garage dove ospitare i clienti.
Situato ad Altstetten, nell'ex zona industriale a ovest della città, il sito sarà accessibile dalle 19 alle 5 solo agli automobilisti, che dovranno essere imperativamente da soli a bordo della loro autovettura per passare i cancelli. Le autorità di Zurigo hanno preso spunto da iniziative simili in Germania, nel tentativo di riportare tranquillità nel quartiere Sihlquai, a due passi dalla stazione ferroviaria, dove operano oggi le prostitute, tra le proteste dei residenti.
«Fondamentalmente, la prostituzione è un business. Non possiamo vietarlo, quindi vogliamo controllarlo per aiutare le lavoratrici del sesso e la popolazione - ha spiegato Michael Herzig, direttore dei servizi sociali, incaricato della questione prostituzione a Zurigo - perché se non siamo noi a controllarlo, allora sarà il crimine organizzato a prendere il sopravvento».
Le autorità locali hanno ammesso di non avere alcuna garanzia sul successo dell'iniziativa, ma non hanno risparmiato sforzi per convincere le prostitute. «Qui, rimangono sul posto e possono rientrare rapidamente per trattare con un altro cliente», ha detto Ursula Kocher, direttore di Flora Dora, associazione di sostegno per le prostitute, sottolineando anche come la struttura garantisca maggiore sicurezza alle donne che, in caso di pericolo, hanno «un pulsante di allarme per chiamare il servizio di sicurezza».
Tuttavia, interpellate dal tabloid «20Minuten», molte prostitute hanno espresso riserve, soprattutto riguardo ai maggiori controlli che, a loro giudizio, potrebbero intimidire i loro loro clienti. Se alcune sono pronte a fare un tentativo, altre non nascondono che sono pronte a cambiare quartiere.
La proposta dei «box del sesso» è stata approvata dagli abitanti della città attraverso referendum, nel marzo 2012, con il 52,6% dei voti.