23 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Salute | Tabagismo

Fumare potrebbe essere un segno di disturbo mentale

Come routine i dottori dovrebbero valutare se indirizzare i fumatori ai servizi di igiene mentale, nel caso in cui necessitino di una terapia: sono le controverse conclusioni - scrive The Times - della British Lung Foundation, in risposta al rapporto «Smoking and Mental Health»

LONDRA - Il fumo potrebbe essere segno di malattia psichiatrica. Come routine i dottori dovrebbero valutare se indirizzare i fumatori ai servizi di igiene mentale, nel caso in cui necessitino di una terapia: sono le controverse conclusioni - scrive The Times - della British Lung Foundation (Fondazione britannica del polmone), in risposta al rapporto «Smoking and Mental Health» (Fumo e salute mentale), pubblicato questa settimana dal Royal College of Physicians e dal Royal Collage of Psychiatrists assieme alla Facoltà di Salute pubblica britannica.

DURO ATTO DI ACCUSA - Secondo la relazione, almeno una sigaretta su tre in Gran Bretagna viene fumata da qualcuno che ha un disturbo mentale; se si includono le persone con problemi di alcol e droghe, la percentuale è ancora maggiore.
Il fatto è che il numero dei fumatori si è quasi dimezzato negli ultimi cinquant'anni (passando dal 56 e 42% rispettivamente in uomini e donne negli Anni Sessanta, al 21% per entrambi i sessi oggi), ma il calo non è avvenuto in modo equo in tutti gli strati della società. «Il fumo sta diventando sempre più il dominio dei più svantaggiati: i poveri, i senza-tetto, i detenuti e le persone con disturbi mentali. E' un maledetto atto d'accusa contro le politiche sanitarie britanniche e i provvedimenti dei servizi ospedalieri», secondo il rapporto.
Dei 10 milioni di fumatori nel Regno Unito, tre milioni hanno problemi mentali, altri due si sono visti prescrivere psicofarmaci nell'ultimo anno e quasi un milione ha disturbi mentali cronici.