9 settembre 2024
Aggiornato 00:00
Per denunciare voto e commemorare morti «marcia cristiani» '92

R.D. Congo, la Polizia impedisce la marcia dei Cristiani a Kinshasa

Gruppi di fedeli hanno tentato di raggiungere la parrocchia di Saint-Joseph, prima di essere bloccati dalla polizia che eseguiva in tal modo gli ordini delle autorità che non avevano autorizzato la marcia

KINSHASA - La polizia è intervenuta oggi a a Kinshasa con i lacrimogeni per disperdere una manifestazione di cristiani che intendevano protestare contro i risultati delle ultime elezioni nella Repubblica democratica del Congo (Rdc). Gruppi di fedeli hanno tentato di raggiungere la parrocchia di Saint-Joseph, prima di essere bloccati dalla polizia che eseguiva in tal modo gli ordini delle autorità che non avevano autorizzato la marcia. Un cordone di poliziotti circondava Saint-Joseph, vietando l'ingresso e l'uscita dal luogo di culto.

Commemorazione della marcia dei Cristiani del 1992 - Secondo l'abbate Pierre Bonsangia, uno degli organizzatori della marcia, tre preti, due religiose e tre fedeli sono stati arrestati. La manifestazione «non violenta» doveva anche celebrare il 20simo anniversario della «marcia dei cristiani» del 16 febbraio 1992 in cui dei fedeli scesero in piazza reclamando più democrazia al regime del dittatore Mobutu. La marcia fu repressa nel sangue e i corpi delle vittime uccise dalle forze di sicurezza furono portate nella parrocchia di Saint-Joseph.
Gli organizzatori avevano lanciato sabato scorso un appello a commemorare i morti di 20 anni fa e esortato i congolesi a «respingere i risultati delle elezioni» presidenziali e legislative del 28 novembre 2011. Il capo dello Stato uscente, Joseph Kabila, è stato ufficialmente riletto, ma il rivale, Etienne Tshisekedi, giunto secondo allo scrutinio, ha denunciato i risultati e si è autoproclamato «presidente eletto».