29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Dramma in quartiere povero di Karachi

Pakistan, donna uccide il marito e poi lo salta in padella

La donna Zainab Bibi, 32 anni, è finita in manette insieme al nipote 22enne, Zaheer, il nipote 22 enne che l'ha aiutata nella macabra impresa. L'uomo non le aveva chiesto autorizzazione a sposarsi di nuovo

KARACHI - Voleva sposare una seconda moglie, ma la prima non era dello stesso avviso e per questo lo ha ucciso, poi lo ha tagliato a pezzi e infine lo ha messo a cuocere in padella. Questo singolare dramma si è consumato in un quartiere povero di Karachi, la megalopoli del Pakistan meridionale. La donna Zainab Bibi, 32 anni, è finita in manette insieme al nipote 22enne, Zaheer, il nipote 22 enne che l'ha aiutata nella macabra impresa.

«Sono stati arrestati mentre stavano per mettere a cuocere la carne in una padella» - Nulla da fare invece per la vittima, che al momento dell'irruzione degli inquirenti nell'abitazione della donna era già ridotto in pezzi pronto per essere cucinata. «Hanno ucciso Ahmed Abbas, il marito di Zainab e lo hanno tagliato a pezzi», ha raccontato un agente della polizia locale, Nadeem Baig.
«Sono stati arrestati mentre stavano per mettere a cuocere la carne in una padella», ha aggiunto, precisando che la giovane donna aveva già fatto marinare alcuni dei resti del marito in un bagno di spezie. La polizia ha ritrovato l'arma dell'efferato delitto, un coltello, e la padella con i resti umani che le televisioni pachistane hanno mostrato a ripetizione.
Secondo Baig, Zainab Bibi ha ucciso il marito in una accesso di rabbia quando ha saputo che intendeva prendere una seconda moglie senza il suo permesso. Può aver deciso di cucinarne i resti «per distruggere le prove» dell'omicidio o «per l'immenso odio che covava» per il consorte, ha aggiunto.
Le tv hanno mandato in onda anche delle immagini di un tronco umano sanguinolento in un congelatore assaltato da un nugolo di mosche.
La legge pachistana autorizza un uomo a sposare fino a quattro mogli ma deve avere il permesso della o delle altre prima di procedere al nuovo matrimonio. Ma nei fatti, questo obbligo non viene sempre rispettato.