16 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Nel paese solo lo scorso anno perso la vita 2.433 minatori

Cina, salvataggio in diretta tv di 45 minatori

Intrappolati da ieri dopo un'esplosione che ha causato 8 morti. L'ultima operazione di salvataggio in Cina risale all'aprile 2010, quando 115 minatori vennero riportati in superficie dopo essere rimasti intrappolati per otto giorni

PECHINO - Quarantacinque minatori sono stati tratti in salvo dalla miniera di carbone in cui erano rimasti intrappolati nel centro della Cina, dopo un'esplosione avvenuta giovedì. Si tratta di un'operazione di salvataggio piuttosto eccezionale in un Paese che solo lo scorso anno ha registrato la morte di 2.433 minatori.

La deflagrazione di giovedì sera alla miniera di Qianqiu, nella provincia di Henan, ha causato otto morti. I soccorritori hanno dovuto scavare un tunnel per raggiungere i superstiti, alcuni dei quali feriti, che sono rimasti per più di 36 ore a diverse centinaia di metri di profondità. Nella tarda mattinata di oggi l'ultimo minatore è stato riportato in superficie su una barella e immediatamente portato via in ambulanza, stando alle immagini diffuse dalla televisione di Stato CCTV, che ha seguito le operazioni in diretta dalla città di Sanmenxia.
Altri sette minatori erano stati portati in salvo ieri, mentre 14 erano riusciti a scappare subito dopo l'esplosione: complessivamente erano 74 i minatori presenti al lavoro al momento dell'esplosione nella miniera di carbone, di proprietà dell'azienda pubblica Henan Yima Coal Mine Group.

L'ultimo precedente - L'ultima operazione di salvataggio in Cina risale all'aprile 2010, quando 115 minatori vennero riportati in superficie dopo essere rimasti intrappolati per otto giorni.