16 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Russia | Cronaca

Ong accusa: Mosca non vuole la verità su omicidio Estemirova

Memorial: «Volutamente trascurata la pista dei poliziotti ceceni»

MOSCA - L'organizzazione non governativa russa Memorial ha accusato la giustizia russa di aver trascurato la pista del coinvolgimento di poliziotti ceceni nell'uccisione nel 2009 della sua rappresentante a Grozny Natalia Estemirova e d'aver creato una versione di comodo dei fatti in modo che sul crimine non sia fatta luce.
In un rapporto pubblicato oggi, alla vigilia del secondo anniversario di Estemirova, Memorial ha sottolineato che nulla giustifica il fatto che l'inchiesta si sia concentrata sulla singola figura di Alkhazur Bachaev, un ribelle ucciso, come assassino della rappresentante dell'ong nella capitale cecena.

VERSIONE DI COPERTURA - «Gli inquirenti non hanno alcuna prova serie della partecipazione di Alhazur Bachaev al rapimento e all'uccisione di Natalia Estemirova», secondo Memorial. «Al contrario - prosegue - tutte le 'prove' contenute nel dossier lasciano pensare che siano state fabbricate per fare della 'versione Bachaev' la principale».
Memorial ha «l'impressione che dall'inizio dell'inchiesta i servizi speciali (FSB) si siano impegnati a creare una 'versione di copertura' per allontanare gli inquirenti dai veri assassini di Natalia Estemirova».
Estemirova stava indagando, poco prima della sua morte, proprio su quei poliziotti che, secondo lei, avevano portato a termine un'esecuzione sommaria pubblica in un villaggio ceceno.
Il rapporto sulla morte di Estemirova è stato consegnato il 5 luglio al presidente russo Dmitri Medvedev che il 15 luglio del 2010, nel primo anniversario della morte di Estemirova, aveva ddetto: «L'esecutore dell'omicidio, l'assassino, è stato smascherato e identificato con precisione».