26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
USA | Stato dell'Unione

La risposta repubblicana: serve cambio status quo

Per la prima volta due risposte, quest'anno anche «Tea Party»

NEW YORK - Come ogni anno, al discorso sullo stato dell'Unione del presidente americano ha fatto seguito il commento del partito all'opposizione. La risposta ufficiale dei repubblicani è stata affidata al presidente della commissione bilancio della Camera Paul Ryan, che ha parlato della necessità di un Governo più agile e meno invadente e ha chiesto un ridimensionamento di alcuni dei programmi più costosi, come il Medicare (quello che garantisce assistenza agli americani con più di 65 anni).
Ryan ha sottolineato la necessità di «creare posti di lavoro nel settore privato attraverso una decisa riduzione delle spese», mettendo in chiaro che i repubblicani guardano con attenzione alla prossima finanziaria e «intendono seguire una strada diversa da quella scelta finora dall'amministrazione», ovvero portare avanti «programmi di riforma federale». Il piano, battezzato «Roadmap for America's Future», propone significativi cambiamenti a Social Security (la previdenza sociale americana), Medicare e codice fiscale, con «significative revisioni dell'attuale status quo».

In realtà, per la prima volta, le risposte sono state due. Oltre a quella di Ryan c'è stata anche quella non ufficiale della deputata del Minnesota Michele Bachmann, rappresentante del movimento ultraconservatore del Tea Party. La deputata, in carica dal 2007, ha puntato l'indice contro l'amministrazione del presidente senza usare mezzi termini: «due anni fa il tasso di disoccupazione era al 7,8% e il debito si attestava a 10.600 miliardi, una cifra che sembrava esorbitante. Ci siamo chiesti cosa avrebbe fatto il presidente. Sfortunatamente la sua strategia ha fallito».