Nessuna speranza per i 29 minatori dispersi
Il comandante della polizia, Gary Knowles: «Una seconda esplosione ha fatto perder ogni speranza»
GREYMOUTH - Non vi è alcuna speranza di ritrovare ancora in vita qualcuno dei 29 minatori dispersi ormai da cinque giorni in una miniera di carbone in Nuova Zelanda: «Vi è stata una seconda esplosione nella miniera - ha spiegato il comandante della polizia , Gary Knowles - ed è stata estremamente violenta. «Mi baso sui pareri degli esperti (...), riteniamo che nessuno possa essere sopravvissuto e che siano tutti morti». I familiari dei minatori sono stati riuniti in una sala con i responsabili dei soccorsi, che hanno comunicato loro la notizia.
I soccorritori, dopo questa seconda esplosione, dovrebbero poter entrare nella miniera di Pike River per recuperare i corpi. «Riusciremo a trovare i nostri uomini», ha detto il responsabile esecutivo della miniera, Peter Whittal, assicurando che la compagnia farà ogni sforzo per recuperare i loro corpi. Nel corso di questi cinque giorni, non è mai stato stabilito un contatto con gli uomini rimasti intrappolati sottoterra.
I dispersi, di età compresa fra i 17 e i 62 anni, sono 24 neozelandesi, due australiani, due britannici e un sudafricano. Solo due minatori sono riusciti ad tornare in superficie, leggermente feriti, subito dopo la prima esplosione, cinque giorni fa.