29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Colera

Haiti, scontri tra popolazione e Caschi Blu: due morti

I militari dell'ONU sono accusati di avere favorito il contagio del colera nel paese già devastato dal terremoto. Numerosi feriti

PORT-AU-PRINCE - Almeno due persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite negli scontri di ieri tra la popolazione haitiana e i Caschi Blu dell'Onu, accusati di avere favorito il contagio del colera nel paese già devastato dal terremoto. Il comando militare della missione delle Nazioni Unite ha ammesso di avere aperto il fuoco su due uomini, poi deceduti, ma ha precisato di averlo fatto solo per legittima difesa.

DUE MORTI - Il cadavere di un uomo è stato ritrovato davanti alla base della missione Onu (Minustah) a Quartier Morin, in un quartiere periferico di Cap-Haitien, nel nord del paese. Nella base si trovano principalmente Caschi Blu cileni. «In un primo momento hanno sparato per disperdere i manifestanti, poi, ho avuto l'impressione che avessero mirato ad altezza uomo», ha detto il giudice di pace Bimps Noel. La vittima sarebbe stata in possesso di un'arma e, prima di morire, «avrebbe sparato in direzione di un soldato», che non è rimasto ferito.
Un altro giovane uomo è morto in un'altra zona di Cap-Haitien, durante altri scontri tra la popolazione e i militari dell'Onu. «Quattordici persone sono rimaste ferite, due di loro versano in gravi condizioni», ha precisato una fonte della polizia. I manifestanti hanno messo a fuoco un commissariato ed hanno bruciato numerose vetture che si trovavano all'interno. Tutte le scuole della città sono state chiuse, dopo il rifiuto della gente del posto di mandare i loro bambini per timore del contagio del colera.