20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Elezioni

Lettonia, urne aperte per le legislative

Le prime da inizio crisi. Domina l'incertezza: il 46% degli elettori non ha ancora scelto

RIGA - Seggi aperti in Lettonia per le prime elezioni dall'inizio della crisi economica che ha trascinato la repubblica baltica nella peggiore recessione dell'intero pianeta. Le ultime legislative risalgono al 2006, quando a Riga e dintorni tirava completamente un'altra aria: il piccolo Paese ex sovietico di 2,2 milioni di abitanti era entrato da due anni nell'Ue e vantava ritmi di crescita economica a due cifre. La destra del partito del Popolo al potere non faticò a guadagnare la riconferma, malgrado già circolassero i primi moniti sul pericolo di surriscaldamento dell'economia.

Oggi la Lettonia si avvia lentamente alla ripresa e non c'è alcuna certezza per il premier di centro-destra, Valdis Dombrovskis, regista di un durissimo programma di austerità nel quadro di un piano di salvataggio concordato con il Fondo Monetario Internazionale e l'Unione europea. I sondaggi registrano un 46% di elettori indecisi o pronti a cambiare idea subito prima del voto.
«Queste elezioni determineranno lo sviluppo futuro della Lettonia - dichiara il primo ministro - se continueremo e porteremo a buon fine il programma di stabilizzazione economica o se torneremo nell'incertezza e nell'instabilità economica».
Sommando 2008 e 2009, secondo i dati Fmi il Pil lettone è precipitato del 25%, un crollo senza pari in tutto il mondo. La disoccupazione è triplicata, arrivando al 20%.