3 maggio 2024
Aggiornato 04:30
Cina-Giappone

Libero il capitano dopo le minacce commerciali di Pechino

I metalli rari cinesi essenziali per l'industria ad alta tecnologia nipponica

TOKYO - Il Giappone ha deciso stamane di liberare il capitano di un peschereccio cinese, arrestato ad inizio settembre nei pressi di un gruppo di isole contese fra Tokyo e Pechino. Il rilascio avviene all'indomani della sospensione delle esportazioni dalla Cina verso il Giappone di alcuni metalli rari, le cosiddette 'terre rare», indispensabili all'industria ad alta tecnologia nipponica.
«Tenendo conto delle ricadute sulla popolazione giapponese e sulle relazioni tra il Giappone e la Cina, abbiamo deciso che non era necessario mantenere l'arresto del capitano, né interrogarlo», ha dichiarato il procuratore di Naha (sud del Giappone) Toru Suzuki, nel corso di una conferenza stampa.

CRISI DIPLOMATICA - L'abbordaggio del peschereccio e l'arresto del capitano cinese hanno scatenato una grave crisi diplomatica tra Tokyo e Pechino: la Cina ha sospeso tutti i contatti ministeriali e ad alto livello e minacciato ulteriori provvedimenti, nel caso del mancato rilascio del capitano. Nel frattempo quattro giapponesi sono stati fermati in Cina, con l'accusa di aver filmato illegalmente installazioni militari. Ma soprattutto la camera di commercio giapponese ha registrato il blocco delle esportazioni, non confermato ufficialmente da Pechino, delle «terre rare», elementi fondamentali per computer, auto elettriche, e prodotti ad alta tecnologia.