In Svezia l'estrema destra decisiva per la maggioranza
Vittoria dei conservatori ma i 20 seggi dell'ultra destra di Akesson sono indispensabili per governare
STOCCOLMA - Per la prima volta nella storia della Svezia un partito xenofobo di estrema destra entra in Parlamento, dopo aver superato la soglia di sbarramento del 4%. Il governo di centro destra uscente vince le elezioni legislative di ieri ma perde la maggioranza assoluta in Parlamento.
Secondo i risultati definitivi, la coalizione guidata da Fredrik Reinfeldt ottiene il 49,2% dei voti, pari a 172 seggi dei 349 di cui è composto il Riksdag, tre in meno della maggioranza assoluta.
Il blocco di sinistra rosso-verde, guidato dalla socialdemocratica Mona Sahlin conquista 157 seggi, pari al 43,7% dei voti.
L'estrema destra dei Democratici di Svezia (SD) ottiene un risultato storico con il 5,7% dei suffragi; un risultato che assicura loro 20 seggi.
CENTROSINISTRA SCONFITTO - Sconfitto il centrosinistra, che puntava su una donna, Mona Sahlin, per recuperare il primato perduto quattro anni fa e che si è fermato al 45,1% dei suffragi. L'estrema destra di Akesson, 31 anni, da cinque leader di Sd, è da tempo presente negli enti locali e si ritrova dunque a fare da ago della bilancia, nonostante negli ultimi giorni di campagna elettorale sia Reinfeldt che Sahlin hanno categoricamente escluso una collaborazione con il partito xenofobo e anti-islamico.
IL LEADER NAZIONALISTA - Trentuno anni, capelli scuri, occhiali e abbigliamento all'ultima moda. Il leader dell'estrema destra in Svezia non è un vichingo biondo, ma il giovane rampante Jimmie Akesson, classe 1979, da cinque anni alla guida dei Democratici di Svezia (Sd). Militante dall'età di 15 anni, Akesson fu scelto nel 2005 per essere la figura di punta di un partito quasi inesistente alle elezioni precedenti. Alle legislative del 1998, Sd aveva raccolto solo lo 0,37% dei voti, poi l'1,44% nel 2002. Ma nel 2006, sotto la guida di Akesson, l'estrema destra ha raggiunto il 2,93% e oggi ha superato la soglia del 4% (al 4,6%, secondo gli exit poll) necessaria a conquistare seggi in Parlamento.