29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Il caso ROM

Dopo la tempesta Bruxelles e Parigi smorzano le tensioni

Marcia indietro della Commissaria Reding. Berlusconi in un'intervista a «Le Figaro» si schiera con Sarkozy

PARIGI - Dopo una giornata di tensioni Bruxelles e Parigi tentano di rasserenare il clima prima del Consiglio europeo di domani. Oggi il presidente francese Nicolas Sarkozy si è detto scandalizzato per le dichiarazioni del commissario Ue alla Giustizia e ai diritti Umani, Viviane Reding, che ieri ha suggerito un parallelo tra gli sgomberi degli accampamenti rom in Francia e le deportazioni della Seconda guerra mondiale.

In serata è giunta quindi la precisazione della commissaria Ue, la quale alla Afp ha detto di non aver mai «voluto stabilire un parallelo tra la Seconda guerra mondiale e le azioni di oggi del governo francese». «Deploro le interpretazioni che distolgono l'attenzione dal problema, che bisogna invece risolvere», ha aggiunto. Con un comunicato laconico l'Eliseo ha quindi accolto le «scuse» della commissaria Ue. «La presidenza della Repubblica prende atto delle scuse della signora Viviane Reding, vice-presidente della Commissione europea, commissario alla Giustizia e ai diritti Umani, per le sue parole oltraggiose all'indirizzo della Francia».

In una intervista a Le Figaro anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è schierato con Sarkozy, affermando che «La signora Reding avrebbe fatto meglio a trattare la questione in privato con i dirigenti francesi, prima di esprimersi pubblicamente come ha fatto. Il problema dei rom non è specificamente francese. Riguarda tutti i Paesi dell'Europa».