26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Francia

I rom dell'UE: cittadini senza stato

Tra 8 e 10 milioni sono la più grande minoranza dell'UE

BELGRADO - Tra gli otto e 10 milioni. Non esiste un dato certo sul numero dei Rom che vivono nel territorio dell'Unione europea «a sottolineare l'assenza di un'attenzione mirata sui rom e le comunità nomadi». Così scrive l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (Fra) in un rapporto pubblicato alla fine del 2009 dedicato alla «Situazione dei rom cittadini Ue che si muovo e si stabilizzano in altri Paesi membri». Certo è che quella rom rappresenta la più elevata minoranza etnica dell'Ue della cui intera popolazione rappresenta almeno l'1,6%.

Originari del nord est dell'India, i rom - denominati anche sinti, gitani, piccoli egiziani, manush, tzigani - sono un popolo nomade approdato nell'undicesimo secolo in Asia centrale, prima di disperdersi in Europa. Qui, a partire dal quattordicesimo secolo, sono stati oggetto di discriminazione e ghettizzati: in Romania, ad esempio, sono rimasti in schiavitù sino al 1856.

Tra i Paesi membri Ue, la Romania è proprio quello che presenta la più grande comunità rom, che conta circa due milioni di persone. Segue la Bulgaria con 800.000 rom, il 10% della popolazione nazionale. Gli altri principali insediamenti sono nei Paesi Ue dell'allargamento 2004 quali repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Polonia. In Italia i rom sono circa 140.000, in Francia salgono a 400.000. Nonostante la tradizione nomade, oggi il 90% dell popolazione rom europea è sedentaria, per quanto raramente integrata nel tessuto socio economico del paese Membro di cui è cittadino od ospite. Resta poi

Da un sondaggio condotto nel 2006 da Eurobarometro è emerso che il 77% della opinione pubblica Ue considerava uno svantaggio sociale essere di etnia rom. Un nuovo studio ha poi attestato, nel 200,8 che avere un rom per vicino di casa recherebbe disagio ad un quarto degli europei, cifra che diminuisce in relazione ad altre etnie.
Nella primavera del 2009, inoltre, l'Unione europea ha dedicato ai rom il primo 'Sondaggio sulle minoranze e le discriminazioni' (Eu-midis): 3500 rom siono stati itervistati in sette Stati membri (Bulgaria, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovachia, Ungheria). Un intervistato su due ha dichiarato di essere stato vittima di discriminazioni nei 12 mesi precedenti, mentre uno su cinque, nello stesso arco di tempo, è stato coinvolto in un incidente a sfondo razzista.
Negli ultimi anni l'Unione europea ha vagliato diverse politiche e fondi mirati ad una migliore integrazione socio economica e culturale dei rom. Questi lottano anche per il riconoscimento del 'Samudaripen» il genocidio 'dimenticato' degli zingari da parte dei nazisti: morirono tra 250 e 500.000 rom considerati 'razza inferiore'.