25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Hervé Guesquiere e Stephane Taponier

Giornalisti francesi rapiti in Afghanistan, striscione su vetta Monte Bianco

Portato da colleghi: «Non vi dimentichiamo». In un filmato diffuso nello scorso mese di aprile i talebani minacciavano di uccidere i due ostaggi

PARIGI - Uno striscione con le foto di Hervé Guesquiere e Stephane Taponier, i due giornalisti di France3 rapiti il 30 dicembre del 2009 in Afghanistan, è stato posto sulla vetta del Monte Bianco da tre colleghi, esperti alpinisti, «per non dimenticare».
In un filmato diffuso nello scorso mese di aprile i talebani minacciavano di uccidere i due ostaggi francesi e tre loro collaboratori afgani se le autorità afgane e statunitensi non avessero liberato alcuni detenuti.

Subito dopo il rapimento il presidente Nicolas Sarkozy aveva criticato «un'imprudenza veramente colpevole» da parte dei due giornalisti; il portavoce dell'Eliseo Claude Gueant aveva confermato che i due «erano stati messi in guardia, gli era stato loro chiesto chiaramente di non avventurarsi in quella zona perché vi erano dei rischi: lo scoop non dev'essere cercato a tutti i costi».
Dichiarazioni che avevano suscitato l'indignazione del sindacato dei giornalisti francesi: «Come si può accusare i nostri colleghi di aver fatto il loro mestiere? Sono dichiarazioni odiose, sia nei confronti dei colleghi che di tutta la professione: i giornalisti non erano lì per fare uno scoop ma per fare il loro mestiere», aveva commentato Jean-Francois Tealdi, segretario generale del sindacato Snj-Cgt di France Television.