13 ottobre 2025
Aggiornato 03:00
Tragedia in Russia

Miniera Siberia, ora si rischia effetto polveriera

Troppe emissioni di gas all'interno. I cunicoli verranno inondati

MOSCA - Dopo l'ecatombe, potrebbe diventare un'enorme polveriera. Verrà inondata la miniera siberiana Raspadskaya, dove ancora sono prigionieri 24 minatori. Il pericolo di incendi e le nuvole di metano nei cunicoli ha costretto il personale operativo a decidere di riempire di acqua i tunnel sotterranei per evitare ulteriori deflagrazioni.

D'altra parte la speranza di trovare vive le persone rimaste sotto terra da domenica scorsa, senza ventilazione, senza contatti con l'esterno, sono ormai scomparse. E assume dimensioni sempre più simili alla strage la doppia esplosione di domenica alla miniera di carbone di Raspadskaya (Kuzbass). Le operazioni di ricerca erano state sospese ieri, mentre il bilancio delle vittime è arrivato a 66. Sono 48 i cadaveri riconosciuti, 49 quelli estratti dal labirinto di cunicoli.

Alta rimane la concentrazione di metano. La zona della miniera è stata evacuata. Inaugurata nel 1973, la miniera di Raspadskaya appartiene al 40% al gruppo Evraz, controllato dal miliardario Roman Abramovich.
Il problema sarà poi riattivare la miniera che nutre il cuore metallurgia russa: l'operazione potrebbe richiedere diversi anni. Ma il carbone estratto è vitale, serve per far funzionare i più grandi impianti russi, compresa NLMK (Novolipetsk Steel), MMK (Magnitogorsk Iron & Steel Works) e NTMK (Nizhniy Tagil Iron & Steel Works).