29 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Tragedia in Russia

Ecatombe in miniera siberiana: 66 morti

Ancora sotto in 24. I soccorsi oggi sono stati interrotti a causa degli incendi

MOSCA - Assume dimensioni sempre più simili alla strage la doppia esplosione di domenica alla minera di carbone di Raspadskaya (Kuzbass). Le operazioni di ricerca sono sospese fino a domani, ma intanto il bilancio delle vittime è arrivato a 66.

Sono 48 i cadaveri riconosciuti, 49 quelli estratti dal labirinto di cunicoli, 24 i minatori ancora sottoterra senza contatti con l'esterno dal 9 maggio e la cui sopravvivenza è messa in forse da un impianto di ventilazione che funziona a singhiozzo. Mentre i soccorsi oggi sono stati interrotti a causa degli incendi, per la presenza di sostanze gassose. Alta rimane la concentrazione di metano. La zona della miniera è stata evacuata.

Inaugurata nel 1973, la miniera di Raspadskaya appartiene al 40% al gruppo Evraz, controllato dal miliardario Roman Abramovich.
Oggi il titolo della miniera ha aperto in borsa a Mosca con un crollo del 14% e ha proseguito con un eloquente -20%. Il problema sarà poi riattivare la miniera che nutre il cuore metallurgia russa: l'operazione potrebbe richiedere diversi anni. Ma il carbone estratto è vitale, serve per far funzionare i più grandi impianti russi, compresa NLMK (Novolipetsk Steel), MMK (Magnitogorsk Iron & Steel Works) e NTMK (Nizhniy Tagil Iron & Steel Works).