20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Terrorismo

In Iraq la giornata più sanguinosa del 2010

Al momento si contano almeno 68 morti. Presi di mira operai e forze di sicurezza

HILLAH - Oggi è stata la giornata più sanguinosa dall'inizio dell'anno in Iraq, dove sono morte almeno 68 persone e altre 250 sono rimaste ferite in un'ondata di attentati compiuti a Baghdad e in altre zone del Paese.

Gli attacchi più gravi sono stati messi a segno a Hillah, 95 chilometri a sud di Baghdad. Due autobomba sono esplose nel parcheggio di uno stabilimento tessile all'uscita degli operai. All'arrivo sul posto della polizia e delle ambulanze, si è verificata una terza esplosione. Almeno 36 persone sono state uccise e 140 ferite nel triplice attentato, ha riferito un responsabile al ministero dell'Interno a Baghdad. «Due autobomba sono saltate in aria nel parcheggio dello stabilimento verso le 13,30 (11,30 italiane) quando gli operai lasciavano il lavoro. Un'ora dopo, vi è stata un'altra esplosione contro i servizi di soccorso», ha affermato un portavoce della polizia della provincia di Babylonia. Il terzo attacco sembrava essere stato provocato da un'altra autobomba ma secondo il ministero dell'Interno sarebbe stato causato da un kamikaze che si è fatto saltare in aria.

Qualche ora prima, una bomba è esplosa vicino ad una moschea sciita a Suwayra, 60 chilometri a sud di Baghdad. All'arrivo di alcuni passanti, accorsi per soccorrere le prime vittime, si è verificata una seconda esplosione provocata da un'autobomba. Il bilancio, secondo la polizia, è di 11 morti e 70 feriti. A Baghdad, sparatorie e bombe hanno preso di mira per un'ora e mezzo questa mattina dei check-point militari provocando la morte di 9 persone e il ferimento di altre 24, in maggioranza agenti delle forze di sicurezza, ha riferito il ministero dell'Interno. «Si tratta di operazioni coordinate» ha detto il portavoce del comando militare di Baghdad, Qassem Atta, commentando gli attacchi.

Fra le vittime di questa sanguinosa giornata, figurano un civile e tre guardie del corpo del comune della città di Tarmiya (45 chilometri a nord di Baghdad), il cui convoglio è stato centrato da una bomba. Il sindaco è rimasto ferito nell'attacco insieme ad altre 15 persone. Quelli di oggi sono gli attacchi più sanguinosi in Iraq dall'8 dicembre quando almeno 127 persone persero la vita in cinque attentati a Baghdad. (con fonte Afp)