19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Lotta al ritardo

Bolivia, il governo vara il piano puntualità

A La Paz nessuno ha un orologio al polso

LA PAZ - In Bolivia nessuno, o quasi, indossa un orologio al polso. In Bolivia, e nella capitale in particolare, la puntualità non è di casa. Per questo il governo ha deciso di lanciare una vera e propria campagna di promozione della puntualità, scrive oggi la Bbc online, e di cambiare radicalmente le abitudini dei cittadini.

Se in tutte le città del mondo l'ora di punta del traffico è tra le sette e le nove, così non è a La Paz, dove i primi imbottigliamenti iniziano a partire dalle nove, nonostante gli uffici e le fabbriche aprano tutti verso le otto. E' il cosiddetto «Bolivian time», una concezione del tempo in base alla quale l'essere in ritardo fa parte dei propri doveri. Ai dipendenti che arriveranno puntuali sul luogo di lavoro saranno corrisposti degli incentivi economici, non irrilevanti per un paese che risulta fra i più poveri dell'America latina.

«I boliviani, tradizionalmente, non sono famosi per la loro puntualità. Così, coloro che arriveranno al lavoro in tempo saranno premiati con un riconoscimento, un «bonus puntualità», spiega alla Bbc Victor Hugo Chavez, avvocato del ministero del Lavoro. Secondo alcune stime, i ritardatari costano al paese milioni di dollari in tempo di lavoro perso. «Crediamo che questo possa incrementare la produttività e dare un contributo alla crescita economica del paese», aggiunge Chavez, precisando che la riforma sarà varata probabilmente entro la fine del mese. Sempre che non ci siano ritardi.